Il match di domenica sera a San Siro tra Milan e Bologna ha lasciato strascichi di polemiche che continuano a far discutere. L'incontro, vinto dai rossoneri con un risicato 1-0, è stato segnato da un episodio controverso che ha visto protagonista Christopher Nkunku. Nonostante la revisione del VAR, infatti, all'attaccante del Milan non è stato concesso un calcio di rigore, una decisione che ha scatenato un acceso dibattito con Massimiliano Allegri protagonista.
Il contatto tra Milan e AIA
Vista la polemica, la dirigenza del Milan non ha perso tempo e ha preso contatto con l'Associazione Italiana Arbitri (AIA). L'amministratore delegato Giorgio Furlani ha chiamato i vertici arbitrali alla ricerca di chiarimenti sul comportamento adottato dagli arbitri di campo e dal VAR. L'obiettivo della telefonata non era alzare i toni, ma evitare che errori simili possano ripetersi. Il risultato? Le scuse ufficiali da parte dell'AIA, un gesto che il Milan ha apprezzato, sottolineando la collaborazione e la comprensione mostrata dalla Lega Serie A. Di fatti, la stessa AIA fermerà la terna arbitrale per l'errore, dato che il rigore su Nkunku doveva essere assegnato (e questo avrebbe evitato la scenata di Allegri).
Le conseguenze per Max Allegri
Tutto risolto sul fronte arbitrale, ma non per quanto riguarda Max Allegri. L'allenatore è stato colpito da una sanzione che non è passata inosservata: un turno di squalifica e una multa di 10.000 euro. La motivazione? Allegri avrebbe criticato in maniera irrispettosa l'operato del VAR durante un acceso confronto col Quarto Ufficiale al 45° del secondo tempo.
Nonostante l'errore ammesso dall'AIA quindi, la squalifica per Allegri rimane. Il tecnico del Milan non sarà in panchina per la prossima trasferta contro l'Udinese.