Intervistato dai colleghi de La Gazzetta dello Sport, l’ex allenatore del Milan Sergio Conceiçao è tornato su quell’avventura rossonera che si è conclusa forse troppo presto. Oggi, staccato da quel passato ma con molti ricordi e lezioni da portarsi dietro, il tecnico si gode il calcio in Arabia Saudita con l’Al-Ittihad, ma non dimentica i momenti intensi vissuti a Milano.
Esperienza positiva
Nell’intervista, Conceiçao ha fatto un bilancio del suo periodo al Milan. Ha definito i suoi sei mesi come “positivi”, sottolineando che dal 2016 solo due allenatori hanno vinto trofei con i rossoneri: Pioli e lui stesso. “Se sommiamo i punti del nostro periodo”, ha dichiarato, “abbiamo avuto un ritmo da Europa League, quinto posto. I risultati ci sono stati: penso ai due *derby* vinti e al successo con la Roma.” Tuttavia, qualcosa ha turbato Conceiçao.
Instabilità e mancanza di supporto
Conceiçao non ha risparmiato commenti sulla “instabilità a livello societario” che ha trovato attorno alla squadra. “L’ambiente non era buono,” ha affermato, spiegando che questo li ha costretti a confrontarsi con il loro lavoro senza il pieno sostegno della dirigenza rossonera. Un esempio significativo, ha aggiunto, riguarda il periodo dopo la vittoria della Supercoppa, quando già circolavano voci sugli interessamenti del club per altri allenatori.

Theo Hernandez in Milan-Bologna
La dedeltà dei calciatori
Nonostante la mancanza di supporto da parte della dirigenza, Conceiçao ha voluto sottolineare la relazione forte e positiva con i calciatori. Alla domanda se i giocatori lo avessero mai tradito, ha risposto convinto: “Mai, anzi, erano con me.” Ha inoltre ricordato l’episodio con Theo Hernández, “quando la gente diceva che l’avesse fatto apposta a farsi espellere, io l’ho difeso. Molti mi hanno scritto quando sono andato via.”
Una porta sempre aperta
Riguardo ad un suo eventuale ritorno, Conceiçao ha spiegato che sarebbe rimasto al Milan solo se fossero stati fatti alcuni cambiamenti, Un’impronta forte, quella di Conceiçao, che forse ha trovato il suo compimento solo a metà, in un contesto che sembrava promettere molto di più.










