Milan-Como a Perth, Simonelli rilancia: "Non è ancora finita"

Il presidente della Lega Serie A non si è ancora arreso alla possibilità di non disputare il match in Australia
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La possibilità di disputare Milan-Como a Perth, in Australia, non è affatto tramontata. Lo conferma Ezio Maria Simonelli, presidente della Lega Serie A, che ha fatto il punto su una vicenda che nelle ultime settimane ha generato dibattiti, prese di posizione e continui scambi formali con le istituzioni internazionali del calcio. Una vicenda tutt’altro che definita e che ora attende il passaggio decisivo: il verdetto della FIFA.

Le condizioni poste dall'AFC

Secondo Simonelli, infatti, l’ipotesi australiana è “in itinere” e non può essere considerata chiusa. In Lega sono arrivati diversi pareri favorevoli, compresi quelli da parte di organi asiatici, ma con una significativa eccezione. L’unica risposta non pienamente positiva è arrivata dall’AFC, l’Asian Football Confederation, che ha dato un sì vincolato a due condizioni considerate dalla Serie A talmente impraticabili da essere giudicate, di fatto, come inesistenti.

 

La richiesta principale dell’AFC sarebbe che la partita non venga definita come gara del campionato italiano, condizione che per la Serie A è semplicemente impossibile da accogliere. “Non possiamo andare a giocare una partita di campionato senza definirla tale”, ha spiegato Simonelli. L’altra clausola riguarda la presenza di arbitri non italiani, un ulteriore vincolo giudicato illogico visto che la trasferta si inserirebbe nel contesto di un torneo ufficiale. “Non possiamo andare in Australia senza arbitri italiani”, ha ribadito il presidente, sottolineando come la pratica arbitrale nazionale sia parte integrante della competizione.

Milan-Como, molti dei protagonisti si sono negativamente riguardo alla possibilità di giocare a Perth
Milan-Como, molti dei protagonisti si sono espressi negativamente riguardo alla possibilità di giocare a Perth

In attesa di una decisione da parte della FIFA

In via Rosellini, sede della Lega Serie A, la posizione dell’AFC è stata considerata “strana”, soprattutto alla luce dei numerosi precedenti che vedono la Serie A e il calcio italiano esibirsi in territori asiatici senza alcun problema regolamentare o organizzativo. Simonelli ha ricordato come negli ultimi anni squadre e arbitri italiani abbiano preso parte a competizioni disputate in Cina, Qatar e presto torneranno in Arabia Saudita per la Supercoppa, anche in quel caso con direzione arbitrale tricolore.

 

Per questo motivo, l’orientamento della Lega è stato quello di interpretare il parere dell’AFC come favorevole, considerandone “inesistenti” le condizioni ritenute improponibili. Una scelta non provocatoria, ma basata sulla convinzione che si tratti, probabilmente, di un equivoco o di un vincolo imposto per ragioni ancora poco chiare, forse derivanti da contesti UEFA e FIFA.

 

La decisione definitiva spetterà proprio alla FIFA, che dovrà indicare se Milan-Como potrà o meno essere disputata a Perth. Simonelli ha annunciato che incontrerà il presidente Gianni Infantino a Doha nei prossimi giorni, occasione in cui la questione potrebbe compiere un passo decisivo. Nessuna certezza, però, almeno per ora: “Il percorso è ancora attivo. Se la FIFA dirà che la partita non s’ha da fare, ne prenderemo atto. Non mi sbilancio e non do giudizi, ma la questione è tutt’altro che chiusa”.

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