Milan, la situazione di Gimenez diventa un caso: c'è qualcosa che non torna

A un anno dal suo arrivo in rossonero, l'avventura italiana dell'attaccante messicano sembra essere arrivata a un punto di non ritorno
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Il caso Santiago Gimenez continua a tenere banco in casa Milan e, con il passare delle settimane, assume sempre più i contorni di un vero e proprio mistero. Doveva essere il periodo del rilancio per l’attaccante messicano, invece la sua assenza prolungata sta alimentando interrogativi, dubbi e inevitabili voci di mercato. A rendere il quadro ancora più confuso sono le parole di Massimiliano Allegri, che da un lato rassicura sulle condizioni fisiche del giocatore, dall’altro continua a non schierarlo.

Milan, l'infortunio di Gimenez

Gimenez non scende in campo ormai da un mese e mezzo. L’ultima apparizione risale al 28 ottobre, quando a Bergamo fu costretto a lasciare il campo dopo circa un’ora di gioco. In quel momento si pensava a uno stop breve, una settimana o poco più. Invece il tempo è passato, le partite saltate sono diventate sei con il Milan, a cui si aggiungono quelle con la nazionale, e il rientro continua a slittare. Senza comunicati ufficiali e senza una diagnosi chiara, la situazione resta avvolta nel mistero. La zona incriminata è sempre la stessa, la caviglia, ma ufficialmente si parla solo di un generico “problema”.

 

Allegri, interrogato puntualmente in conferenza stampa, ripete da settimane la stessa formula: “Vediamo, speriamo di riaverlo presto”. Alla vigilia della sfida con il Torino, però, il tecnico ha aggiunto un dettaglio che ha spiazzato tutti: “La caviglia è a posto”. Ed è qui che nasce la domanda che rimbalza tra tifosi e addetti ai lavori: se fisicamente sta bene, perché Gimenez continua ad allenarsi a parte e non viene mai considerato arruolabile?

Milan, cosa sta succedendo con Gimenez?
Milan, cosa sta succedendo con Gimenez?

Qual è il vero problema?

Gimenez aveva ammesso di convivere da mesi con un infortunio alla caviglia che gli impediva di sentirsi al 100%, spiegando di aver stretto i denti per aiutare la squadra fino a quando il dolore è diventato insostenibile. Evidentemente, però, il recupero non è stato lineare. Il dolore sembra non essere mai scomparso del tutto e la data del rientro in gruppo è stata rinviata più volte.

 

Accanto all’aspetto fisico, però, emerge con sempre maggiore forza anche una componente mentale. A Milanello non viene descritto come un ragazzo sereno: il disagio psicologico, la percezione del dolore e i dubbi legati al rientro sembrano viaggiare di pari passo. Non sarebbe quindi solo una questione clinica, ma anche emotiva, con Gimenez che tenderebbe a frenare il ritorno in campo piuttosto che forzarlo. Un quadro reso ancora più complicato da una stagione difficile, in cui l’attaccante non ha ancora trovato il gol in campionato e si è spesso distinto per errori più che per giocate decisive.

 

Da qui le voci di un possibile addio a gennaio, viste da molti tifosi come l’occasione per liberare spazio a un centravanti più prolifico. Gimenez, però, non sembra intenzionato a muoversi, almeno per il momento. Lo hanno ribadito sia il padre sia l’agente Rafaela Pimenta, negando qualsiasi ipotesi di separazione.

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