Un episodio controverso al 38' del primo tempo di Milan-Napoli ha riacceso il dibattito sull'utilizzo del VAR in Serie A. L'intervento di Tomori su McTominay non è stato sanzionato dall'arbitro Chiffi, lasciando molti tifosi e addetti ai lavori perplessi. Ma cosa prevede esattamente il protocollo VAR in queste situazioni? Andiamo a scoprirlo.
Il contatto incriminato
Durante il big-match tra Milan e Napoli, un intervento in ritardo di Fikayo Tomori su Scott McTominay ha fatto molto discutere. Al 38', con i rossoneri in vantaggio grazie ai gol di Saelemaekers e Pulisic, il contatto tra i due sembrava chiaro. Tuttavia, per l'arbitro Chiffi, l'intervento non è apparso sufficiente per un calcio di rigore. L'arbitro ha dunque deciso di lasciar proseguire il gioco e il VAR è rimasto in silenzio.
Perché il VAR non è intervenuto?
I tifosi del Napoli si sono chiesti perché, di fronte a replay che evidenziavano l'intervento di Tomori, il VAR non sia intervenuto. Il motivo è semplice: Chiffi ha visto l'episodio e l'ha giudicato "non rilevante". Secondo il protocollo di IFAB e FIFA, il VAR può intervenire solo in caso di "chiaro ed evidente errore", che non è stato ritenuto tale in questo caso.
Opinioni e polemiche nel post-partita
Le decisioni di campo, come in questo caso, lasciano sempre spazio a discussioni. Molti esperti, tra cui Luca Marelli e l'ex arbitro Bergonzi, hanno espresso pareri contrari. "Se il rigore fosse stato fischiato in campo, probabilmente il VAR non lo avrebbe revocato", ha commentato Marelli, sottolineando che la valutazione di Chiffi è stata decisiva in questo senso.