Arrigo Sacchi, l'illustre ex allenatore del Milan, ha espresso una sua opinione ponderata sulla clamorosa sconfitta dei rossoneri contro la neo-promossa Cremonese, avvenuta durante il debutto di Massimiliano Allegri sulla panchina milanista. Un risultato che ha lasciato tutti sorpresi, ma che secondo Sacchi non deve portare a facili condanne per il tecnico e la sua squadra.
Inaspettato Ko
"E chi poteva immaginarsi che la Cremonese appena promossa dalla Serie B andasse a vincere a San Siro contro il nuovo Milan di Allegri?", si chiede Sacchi. Un evento che pochi avrebbero pronosticato, dimostrando quanto il nostro campionato sia equilibrato e imprevedibile. Un esordio deludente per i rossoneri, ma ancora in tempo per mettere a fuoco i loro obiettivi e strategie.
Ora sarebbe facile...
Sacchi esorta a non fare processi avventati: "Sarebbe facile sparare a zero sui rossoneri, ma non sarebbe giusto". Perdere all'inizio, specialmente al debutto, è sempre un duro colpo, ma Sacchi crede che la società debba supportare Allegri e i suoi giocatori. Gli scogli iniziali possono temprarne il carattere e prepararli ad affrontare le sfide future. In fondo, chi credeva che un paio di acquisti avrebbero trasformato la squadra istantaneamente era decisamente troppo ottimista.
Serve uno spartito
Per l'ex allenatore, il problema non sta nei singoli giocatori, ma nella mancanza di un chiaro spartito tattico: "Non è una questione di giocatori... si deve, prima di tutto, avere uno spartito e poi scegliere gli interpreti". La Cremonese, pur essendo inferiore a livello fisico e tecnico, è riuscita a sorprendere il Milan grazie ad una migliore organizzazione in campo. Un segnale che, per Sacchi, c'è ancora molto lavoro da fare per Allegri e la sua squadra.
Allegri raddrizzerà la barca
Nonostante il colpo di scena iniziale, Sacchi mantiene un senso di ottimismo "Il carattere, lo spirito di gruppo, la voglia di sacrificarsi, l’organizzazione... sono questi a fare la differenza". È convinto che, con il giusto tempo e sostegno, Allegri riuscirà a risollevare il Milan e riallinearlo verso gli ambiziosi obiettivi stagionali. È solo questione di tempo, e intanto il tecnico ha l'opportunità di costruire qualcosa di solido e duraturo.


