Inter e Juventus si preparano a un mese particolarmente intenso: il loro calendario prevede la partecipazione al Mondiale per Club negli Stati Uniti. Tra il caldo torrido e i viaggi interminabili, i due colossi del calcio italiano dovranno affrontare delle sfide non solo contro avversari sul campo, ma anche contro le difficoltà organizzative e logistiche che un torneo del genere comporta.
Arrigo Sacchi, ex CT della Nazionale, ha espresso alla Gazzetta dello Sport le sue preoccupazioni in merito a tali sfide, rifacendosi alla propria esperienza nel Mondiale del 1994.
Mondiale per Club, le parole di Sacchi
"Intanto il clima è peggiorato in quest’ultimo periodo e questo mi sembra un dato di fatto su cui nessuno può discutere. Inoltre le squadre sono costrette a tantissimi viaggi, il che significa che non potranno allenarsi con regolarità.
Ad Usa '94, alla fine del primo tempo di ogni partita regolarmente giocata sotto il sole perché si doveva scendere in campo nel primo pomeriggio americano per consentire la visione nella tarda serata europea, avevo almeno quattro o cinque ragazzi che mi chiedevano la sostituzione.
L’organizzazione è fondamentale. Pensate che cosa significa per un atleta poter riposare dopo uno sforzo prolungato. Noi, questa possibilità, non l’abbiamo avuta."