Il Milan ha chiuso la stagione in maniera disastrosa, non riuscendo nemmeno ad arrivare all’obiettivo minimo prefissato ad inizio stagione. La squadra che prima era di Fonseca e poi è diventata di Conceiçao ha infatti chiuso solo all’8^ posto in classifica, fuori da tutte le coppe europee.
Tante cose dunque non hanno funzionato in casa rossonera. Lo sa bene anche Alvaro Morata, che era stato uno dei grandi colpi del Diavolo al termine della scorsa estate. L’attaccante spagnolo però, fresco vincitore dell’Europeo da capitano, ha cambiato aria dopo appena 6 mesi. Il ragazzo ha scelto di andare in prestito al Galatasaray, con il Milan che si è coperto acquistando Gimenez dal Feyenoord.
Come un fulmine a ciel sereno però, ecco le parole proprio di Morata ai microfoni de “La Gazzetta dello Sport” direttamente dal ritiro della Spagna.
Milan, le dure accuse di Morata
“Sono successe tante cose nei miei 6 mesi al Milan, alcune molto veloci ed altre fin troppo. Ci sono state situazioni complicate da gestire, però alla fine sono soddisfatto di com’è andata. È una falsità che io mi sia pentito della scelta: è stato un onore vestire una maglia storica come quella del Milan.
Poi penso che in realtà abbiamo fatte delle belle partite, le cose non andavano così male come sembrava o si diceva. Abbiamo battuto il Real Madrid al Bernabeu, nei derby con l’Inter abbiamo fatto bene, con il Napoli abbiamo perso solo per qualche dettaglio. Detto ciò, là dentro sono successe cose che io non avevo mai visto in tutta la mia carriera. Non mi sentivo più a mio agio e così ho preferito cambiare prima di diventare un problema.
Non posso dire quale sia il vero problema del Milan, preferisco tenerlo per me. I cambi repentini da un giorno all’altro però non sono mai facili. Se inizi a giocare con una mentalità e poi improvvisamente cambi ti può andare molto bene oppure no. Forse la strada intrapresa ad inizio stagione aveva bisogno di più tempo, però improvvisamente la società ha deciso di cambiare. Non c’è molto altro da dire”.