Radja Nainggolan torna a far parlare di sé con un'intervista a cuore aperto durante il podcast di FantaLab su YouTube. Accompagnato da Luca Toni, il "Ninja" ha condiviso ricordi, aneddoti e riflessioni sulla sua carriera, con un focus particolare sul suo periodo alla Roma, tra successi, recriminazioni e curiosità dal dietro le quinte.
I Ricordi della Roma
"Totti e De Rossi mi accolsero subito bene a Roma mettendomi a mio agio, idem Florenzi che era molto giovane. Sarei rimasto a vita in giallorosso, amavo la mentalità dei tifosi." Radja Nainggolan non nasconde l'affetto per la Capitale e per la squadra che gli ha regalato alcuni dei momenti più intensi della sua carriera. Tra i ricordi più vividi c'è la bella Roma, città che lo ha aiutato a calmarsi anche fuori dal campo, come afferma ridendo l'ex centrocampista.
Parlando della squadra, Nainggolan ricorda la solidissima difesa composta da Castan e Benatia: "Con loro dietro non passava nessuno." Successivamente, giocatori del calibro di Salah, Rüdiger e Pjanic hanno contribuito a rendere la Roma un team temibile. "Pazzesco come non siamo riusciti a vincere", dice, sottolineando l'egemonia della Juventus in quegli anni.
La Lotta per lo Scudetto
Secondo Nainggolan, la Roma di quel periodo avrebbe potuto vincere cinque scudetti se avesse giocato in tempi diversi, ma ogni anno la società era costretta a cedere un big per questioni di bilancio. In porta Szczesny e Alisson rappresentavano una sicurezza, ognuno con le proprie qualità distintive: "Il primo era bravissimo con i piedi, mentre il brasiliano faceva cose incredibili anche in allenamento."