Il Napoli ha affrontato un'avventura amara a Manchester, una sconfitta annunciata che sembra aver lasciato strascichi. I partenopei, nonostante la prevedibile debacle europea, ne escono affaticati, con alcuni protagonisti come Di Lorenzo e De Bruyne apparsi fuori forma e lontani dalla loro consueta brillantezza.
Il crollo fisico di due protagonisti
La partita di ieri ha visto in difficoltà soprattutto Di Lorenzo e De Bruyne. Quest'ultimo, solitamente un faro nel centrocampo, ha mostrato segni di affanno insoliti. Spesso arretrava fino alla linea difensiva per trovare respiro e cercare il passaggio giusto. Ma senza il suo consueto apporto. Quando il belga non è in giornata, il Napoli sembra giocare in inferiorità numerica. Può essere affidabile dal dischetto, ma quel guizzo di classe e fantasia, ieri, è stato inesistente. E pensare che, a Manchester, aveva giocato solo venti minuti.
De Bruyne e la convivenza difficile con McTominay
La presenza di De Bruyne sembra adombrare le prestazioni di McTominay, il cui talento naturale rischia di essere compromesso. L'ex City, infatti, occupa le stesse aree del campo, impedendo a Scott di esprimere al meglio il proprio potenziale. Nonostante l'ultimo diciottesimo posto al Pallone d'Oro 2025, per lui il futuro appare incerto se continuerà a operare nell’ombra di un compagno così ingombrante e, a volte, spento.
Ricordi sbiaditi e speranze di riscatto
I dodici gol messi a segno da Scott nella scorsa stagione sembrano già un lontano ricordo, sbiadito dalla presenza preponderante di De Bruyne. La speranza per il Napoli è quella di ritrovare al più presto la giusta soluzione tattica che permetta ad entrambi di brillare senza annullarsi a vicenda. Il campo europeo ha bisogno di vedere una squadra partenopea in grado di imporsi non solo fisicamente, ma anche mentalmente.
