Il Napoli è ancora in fase di festeggiamenti per il secondo scudetto in tre anni, e De Laurentiis è riuscito a far rimanere mister Antonio Conte facendo delle promesse in sede di calciomercato. Ed è per questo motivo che gli azzurri sono scatenati in sede di trattative. Il primo colpo ufficiale è stato a parametro zero, con l'acquisizione delle prestazioni di Kevin De Bruyne. Proprio il belga si è presentato ai nuovi tifosi nella conferenza stampa di presentazione.
Le prime parole di De Bruyne da calciatore del Napoli
Si parte ovviamente dai motivi che lo hanno spinto a scegliere il Napoli: "Dal punto di vista della competitività è il posto migliore per me, ho la possibilità di dimostrare le mie qualità. Il Napoli è campione d'Italia, ha mostrato tutte le sue qualità. Cambia molto rispetto all'Inghilterra, ma anche questo mi rende molto entusiasta. Ho voglia e qualità per essere competitivo a questo livello. Cambia il clima rispetto all'Inghilterra e volevo dimostrare di poter giocare al più alto livello. Quando Manna è venuto a mostrarmi il progetto sono rimasto entusiasta, credo che Napoli sia stata la miglior scelta per me".
A convincerlo non è stato però solamente il progetto: "Ho chiamato sia Lukaku che Mertens per avere le loro opinioni su città e squadra. Mi hanno dato informazioni, ma è stata alla fine una mia decisione, presa insieme alla mia famiglia. Romelu è rimasto molto contento quando ha saputo che sarei venuto qui. Lo conosco da quando avevamo 13 anni, è un'amicizia stretta, abbiamo anche convissuto al Chelsea per 2-3 mesi quando eravamo a Londra. Conosco Romelu, è qualcuno che conosce già l'allenatore e la squadra, ma ripeto che è stata una mia decisione al 100% e non ho rimpianti".
Una parte importante sono gli investimenti promessi da De Laurentiis: "Ho passato una vita in Premier, poi ho preso la decisione di partire. Sarò a vita un calciatore del Man City, ma è terminata quell'esperienza e cercavo una nuova sfida. Questo progetto mi dà la possibilità di giocare ad alto livello, il progetto mostrato dal club dimostra che qui si vuole investire. Abbiamo già fatto 4-5 nuovi acquisti, gettando le basi per il futuro. Non sono più così giovane, ma penso di poter dare il mio contributo per far crescere la squadra e io imparerò dalla squadra. Non ho avuto modo di guardare tanta Serie A in passato, adesso invece la guarderò".
Ancora il numero è un mistero, ma in allenamento il belga sta utilizzando il 10 di Maradona: "Sono rimasto un po' sorpreso a dir la verità perché sapevo che il numero di Maradona fosse stato ritirato. E' stato un bel gesto da parte della società. Ma non credo che mi dia più responsabilità, anche perché quanto si gioca in una grande squadra come il Napoli la pressione c'è già. Qui si vuole vincere e la pressione c'è, il numero non cambia nulla. Maradona è una leggenda, ha fatto la storia, ne sono orgoglioso ma io sono De Bruyne e voglio essere me stesso. Voglio fare belle prestazioni per dare gioia ai tifosi".
Le differenze tra Conte e Guardiola ci sono, e la permanenza del tecnico ha aiutato: "Non ho parlato ancora molto con l'allenatore, abbiamo fatto un paio di sedute in campo in cui ci siamo parlati, ma in campo. Lo conosco perché ha allenato Chelsea e Tottenham in Premier, anche se allora giocava a cinque ed è diverso rispetto al nostro modulo attuale. So che è molto tattico. Il fatto che un allenatore di questo calibro, uno tra i migliori degli ultimi dieci anni, è un gran bel segno. Credo di poter imparare tanto con lui. Aiuta sicuramente la presenza di un allenatore così. E' bello poter lavorare con lui. Ho lavorato con Guardiola 9 anni, ma poi ho lavorato anche con altri ottimi allenatori prima. Ogni allenatore ha il proprio stile. Tutti gli allenatori più bravi siano fenomenali dal punto di vista tattico, sono un po' pazzi, un po' come noi giocatori. Non credo che la squadra venga costruita attorno a me. Io posso dare il mio contributo con la mia esperienza, ma sostanzialmente sono qui per aiutare la squadra a crescere. Darò il 100%, ci saranno tante partite e servirà il contributo di tutti".