Romelu Lukaku resta fermo ai box e, ancora una volta, il suo rientro slitta. Quella che sembrava un lento ma costante avvicinamento al ritorno in campo si è trasformato in una nuova frenata, costringendo Antonio Conte e il Napoli a rivedere il proprio programma. Il problema muscolare accusato dal bomber belga richiederà almeno altre tre settimane di stop e, salvo sorprese, Big Rom tornerà a disposizione solo a metà gennaio. Un’ulteriore attesa che pesa, soprattutto considerando il calendario fitto che attende i partenopei.
Ancora problemi per Lukaku
Conte aveva sempre predicato prudenza. Anche quando Lukaku è stato aggregato alla squadra per la Supercoppa a Riyadh, l’allenatore non aveva mai lasciato intendere un impiego imminente. La sua presenza, più che tecnica, è stata simbolica: leadership, supporto allo spogliatoio, ruolo da senatore in un gruppo che sta cercando di consolidarsi dopo mesi complessi. In campo, però, Lukaku non c’era e non ci sarà ancora per un po’. E l’assenza di comunicazioni ufficiali da parte del club non fa che alimentare l’idea di una gestione estremamente cauta, quasi difensiva.
Dal 14 agosto, giorno dell’infortunio al retto femorale della coscia sinistra, è passato parecchio tempo. Una lesione di alto grado che ha fermato quello che era stato uno dei protagonisti dello scudetto bis targato De Laurentiis. Nel frattempo il Napoli ha trovato nuove certezze: oggi è terzo in classifica e può contare su un bomber vero come Højlund, capace di reggere il peso dell’attacco. Eppure, Lukaku resta una risorsa preziosa per Conte, per caratteristiche fisiche, esperienza e capacità di incidere nei match che contano. Proprio per questo la sua assenza continua a farsi sentire.

Napoli, ancora problemi per Lukaku
Come cambiano i piani del Napoli
Il nuovo stop ha avuto anche un effetto diretto sul mercato. Lorenzo Lucca, che sembrava uno dei nomi caldi in uscita, al momento resta dov’è. Le richieste non mancano, ma con Lukaku ancora indisponibile il Napoli non può permettersi di perdere un’alternativa offensiva. Conte vuole certezze numeriche e fisiche, soprattutto in vista di un gennaio che si annuncia massacrante.
Ed è proprio il calendario a rendere queste tre settimane tutt’altro che leggere. Nel mese di gennaio il Napoli giocherà praticamente sempre: otto partite complessive, tra Serie A, Champions League e il recupero con il Parma. Big Rom salterà sicuramente le sfide con Lazio e Verona e, soprattutto, il big match contro l’Inter, una partita che non è mai come le altre e che avrebbe avuto un peso specifico enorme anche per lui, ex nerazzurro.
L’obiettivo più realistico per il rientro resta il recupero con il Parma del 14 gennaio, una gara infrasettimanale che potrebbe segnare finalmente il suo ritorno in campo. Ma, come filtra dall’ambiente, fare programmi ora è complicato. La priorità è evitare ricadute, perché un nuovo stop sarebbe devastante non solo sul piano fisico, ma anche mentale.














