Adattarsi a un nuovo club non è mai semplice, specialmente quando c'è di mezzo una barriera linguistica significativa. Questo è ciò che sta vivendo il difensore norvegese Heggem, classe 1999, giunto in Italia per vestire la maglia del Bologna. Con il suo approccio genuino e spontaneo, il calciatore ha recentemente raccontato le sue sfide di ambientamento, condividendo anche un aneddoto curioso che mostra quanto la cultura italiana possa sorprendere anche chi pensa di conoscerla bene.
La sfida dell'ambientamento e della lingua
Heggem non ha nascosto le difficoltà iniziali nel suo nuovo ambiente: "Ho cercato di adattarmi subito al mio nuovo club, c’è una barriera linguistica abbastanza grande. Sono passato da capire tutto ciò che viene detto a nulla. Non abbiamo nemmeno un interprete, quindi sono i compagni di squadra a dover tradurre", ha confessato il difensore norvegese. L'integrazione all'interno di una squadra passa anche attraverso la comunicazione, e non poter comprendere appieno le indicazioni del mister può certamente essere un problema.
Nonostante queste difficoltà, Heggem non si perde d'animo e ha deciso di affrontare la questione in modo proattivo: "Ora comincerò a prendere lezioni di italiano con degli insegnanti, spero di riuscire a imparare anche se sto invecchiando". Il suo spirito d'iniziativa, unito alla disponibilità dei suoi compagni di squadra, promette un miglioramento graduale della situazione.
L'aneddoto del pollo e pasta
Un altro episodio che Heggem ha condiviso con simpatia riguarda un tipico momento di vita quotidiana, che gli ha fatto comprendere quanto ancora dovesse imparare sulla cultura italiana: "Pensavo di conoscere la cultura italiana, ma non era così. Il primo shock l’ho avuto quando ho ordinato pollo e pasta al ristorante, non capivo perché fossero arrivati divisi. Ho chiesto a una persona vicino a me, mi ha risposto che prima si mangia la pasta e poi arriva il pollo, che non si mescolano gli ingredienti".