Un recente tweet di Alfredo Pedullà ha scosso l'ambiente calcistico della Lazio, portando alla luce una serie di questioni gestionali che sembrano riflettere in più ampio contesto sulle modalità tipicamente italiane di affrontare problematiche finanziarie e di gestione societaria. La Lazio e la sua dirigenza sembrano finiti sotto il microscopio di critica e opinione pubblica, con Pedullà che non ha risparmiato critiche dure e dirette.
Bilanci e Trasparenza
Pedullà ha iniziato il suo intervento con un'affermazione lapidaria: "Se hai i bilanci a posto, sono a posto con i fatti e non a parole. Nessuno ti crede più" Le finanze delle società di calcio sono spesso un terreno minato, e l'accento posto sulla trasparenza contabile sembra sottolineare una richiesta di chiarezza che va ben oltre le pubbliche dichiarazioni. Che ci siano dubbi sugli equilibri finanziari della Lazio? Questo rimane un interrogativo aperto, ma il tweet suggerisce una fiducia scossa da parte degli addetti ai lavori e degli osservatori.
Anticipare le norme: una questione italiana
Il secondo punto toccato da Pedullà riguarda l'abitudine di voler anticipare norme e regolamenti per salvaguardare la propria posizione: "Pensare di dover anticipare una norma che scatta a gennaio o febbraio per salvare la tua pelle è una cosa tutta italiana" L'accusa è chiara: che si tratti di aggirare leggi o regolamenti per trarre vantaggio immediato, sembra che ci sia una critica sottile alle pratiche burocratiche e legali all'interno del calcio italiano.
Etica e comportamenti meschini
Pedullà non si è fermato qui, toccando anche la questione dell'etica: "Pensare di risolvere i tuoi problemi raggirando il prossimo, che magari viene a darti una mano e ti tende una mano, è una cosa meschina che non merita altri commenti" Qui, il giornalista insinua che ci siano modalità poco corrette nel gestire i rapporti e le collaborazioni, un fattore che potrebbe avere ripercussioni non solo finanziarie ma anche sulla morale e la coesione all'interno della squadra.
Gestione societaria
Infine, la critica alla gestione societaria non si è fatta attendere: "Le SPA non possono essere gestite come le bancarelle di Porta Portese (con tutto il rispetto)" Un’affermazione che ha il sapore di una lezione sulle basi della gestione aziendale. Fare paragoni con situazioni così diverse serve a sottolineare quanto sia necessaria una professionalità ben più spiccata di quella che attualmente sembra emergere.



