Il ritorno di Adriano Galliani al Milan ha un sapore nostalgico e romantico per i tifosi rossoneri. Dopo anni di stravolgimenti dirigenziali, molti vedono in lui la chiave per ridare al club quel prestigio dei tempi d'oro. Con Galliani, il passato torna a fondersi con il presente, almeno sulla carta, perché di ufficiale ancora non c'è nulla, nonostante si parli del suo ritorno a Milanello da ormai un mese.
Accordo sullo yacht
A bordo del suo yacht, è stato proprio Flavio Briatore a facilitare l'incontro tra Galliani e Gerry Cardinale, attuale senior advisor del fondo Red Bird Capitals. Un vero e proprio "colpo di scena" che ha trovato ampi consensi, soprattutto in Zlatan Ibrahimovic. L'accordo non è solo una mossa strategica, ma anche un’apertura verso nuovi orizzonti gestionali per il Milan.
L'Incognita del ruolo
La domanda clou è quale sarà il ruolo di Galliani all’interno del club? Si era parlato di amministratore delegato o presidente, ma le posizioni rispettivamente di Giorgio Furlani e Paolo Scaroni sono solide. Per Galliani si aprono due ipotesi concrete: vice-presidente o head of football. Un incarico che gli permetterebbe di focalizzarsi sulla parte sportiva, lasciando agli altri le questioni infrastrutturali e politiche.
Il motivo per cui Galliani non ha ancora firmato per il Milan
Durante il premio Gentleman c'è stato un siparietto simpatico tra Galliani e Furlani, ma per vedere l'ex braccio destro di Silvio Berlusconi al lavoro con il Milan, dovremo aspettare che concluda la sua esperienza al Monza, club che si appresta a passare di mano entro la fine del mese. Il closing da parte della Beckett Layne Ventures aprirà le porte a una nuova gestione, permettendo a Galliani di concludere il suo ciclo brianzolo e di tornare in rossonero. Nel frattempo, i tifosi milanisti aspettano con impazienza il ritorno del "Condor", pronti a sognare nuove glorie che solo l'uomo che ha reso il Milan grande può promettere di portare.