Stefano Pioli non ha gradito alcuni atteggiamenti di Ante Rebic e Divock Origi e ha chiesto alla società di metterli sul mercato. Non li vuole più in squadra per la prossima stagione. A causare la definitiva rottura alcuni atteggiamenti dei due che il tecnico emiliano non ha gradito.
Rebic e Origi 5 gol in due
Nonostante la stagione complicata, il Milan è riuscito a raggiungere il traguardo Champions League grazie alla vittoria contro la Juventus a Torino. La squadra rossonera ha vissuto una stagione altalenante, complice la lunga assenza di Maignan e Ibrahimovic e il periodo di buio di Leao e di Theo Hernandez tornato spento dal mondiale in Qatar dopo la finale persa contro l'Argentina. Il limite del Milan di quest'anno è stato di non poter contare sulle seconde linee e tralasciando de Ketelaere, su di cui andrebbe fatto un articolo a parte, sono mancati soprattutto in avanti Rebic e Origi. La loro stagione è stata sicuramente condizionata dai tanti infortuni, ma il loro rendimento insufficiente in campo non è comunque giustificabile. In due hanno segnato 5 gol e ciò non è accettabile per dei calciatori che pesano sulle casse della società ben 7,5 mln di euro netti a stagione.
Pioli sgrida Rebic e Origi
Stando a quanto riporta la Gazzetta dello Sport, Stefano Pioli avrebbe sgridato i due per lo scarso impegno in allenamento. Se con Origi ci sono le prove video della partita contro la Juve, col tecnico rossonero che gli grida continuamente "svegliati!", con Rebic la situazione è andata oltre il rettangolo di gioco. Il croato è stato escluso dalla lista convocati nella sfida di Torino per scelta tecnica visto il suo scarso impegno in allenamento e "alcuni atteggiamenti poco graditi e poco consoni nel chiuso dello spogliatoio", scrive testualmente la rosea. Il loro futuro è ormai segnato, Pioli non li vuole più in rosa, a Maldini e Massara il compito di monetizzare al massimo le loro cessioni.
