Con la qualificazione in Champions League centrata a Venezia e la panchina destinata con ogni probabilità ad Antonio Conte, la Juventus può iniziare a guardare con più serenità al futuro.
Tuttavia, nelle prossime settimane, a tenere banco potrebbe essere un tema ancora più delicato: il possibile cambiamento ai vertici della società, tra dirigenza e presidenza. Un nodo tutt’altro che secondario, che potrebbe influenzare in maniera significativa le strategie del club bianconero per il futuro.
Platini: "Servono buoni giocatori"
Proprio sul presente e sul futuro della Vecchia Signora è intervenuto, dopo un lungo silenzio, anche Michel Platini. L’ex numero 10 bianconero e leggenda del calcio francese ha parlato per la prima volta dopo la sua assoluzione in corte d’appello, seguita all’inchiesta per presunte irregolarità legate all’assegnazione dei Mondiali di Russia 2018 e Qatar 2022. E lo ha fatto toccando proprio i temi più caldi legati all’universo Juve, a cominciare dalla panchina.
"Tudor ha fatto bene. Conte è una figura importante, ma alla Juventus servono buoni giocatori se vuole tornare a vincere, sono loro a scrivere la storia del club più che gli allenatori"
Platini: "L'avvocato mi voleva presidente"
"Nessuno mi ha mai chiamato dalla Juventus. Non posso avere un pensiero a riguardo se non ci sono mai stati contatti, posso solo dire che ho una bella vita e sto bene così. L'Avvocato Agnelli me lo aveva chiesto, ma dissi di no perché dovevo tornare a casa, ma certamente sono onorato se dopo 40 anni si pensa ancora a me. Non guardo molto il calcio italiano perché in Francia non si vede e da quando non sono più presidente Uefa seguo un po' meno, ma sono felice che sia arrivata quarta.