Ci sono episodi che non soltanto incidono su una singola gara ma aprono veri e propri contenziosi culturali sul modo in cui il calcio viene arbitrato. È il caso del rigore assegnato al Milan nel finale del match contro la Fiorentina: contatto Parisi–Gimenez non fischiato in diretta da Marinelli, che però - dopo un lunghissimo check e l’on-field review sollecitata da Abisso al VAR - ribalta la decisione e concede il penalty. Una scelta che ha infuocato la polemica, come dimostrato dallo sfogo a caldo del ds Pradé, e che rimette al centro il nodo più delicato della “moviola in campo”: il perimetro del cosiddetto “errore chiaro ed evidente”.
La valutazione del VAR
La dinamica è nota: mano di Parisi sul volto di Gimenez in area, contatto lieve, nessuna trattenuta, attaccante che crolla enfatizzando l’impatto. Marinelli, da pochi metri, valuta l’episodio “di gioco” e lascia correre. È qui che il protocollo VAR parla chiaro: si interviene solo se la scelta di campo è smentita da un errore manifesto, non per rivedere azioni grigie o da opinione. Invece il VAR richiama, cioè implicitamente qualifica come “errore chiaro” una valutazione che di chiaro non ha nulla e che nasce da un referto visivo già pienamente nella disponibilità dell’arbitro.
Il mancato rispetto del protocollo VAR
È esattamente questo il passaggio che Luca Marelli ha stigmatizzato: “On-field review fuori protocollo”. A sostegno della propria tesi cita un precedente speculare: Thuram–Bonny in Juve-Inter, tocco al volto di intensità simile, review non attivata e gol convalidato. Due casi gemelli, due esiti opposti: o Torino è stato un errore, o lo è San Siro. In tal senso, Marelli non ha dubbi: “Si è sbagliato stasera”.
La sensazione è che la tecnologia, nata per comprimere la discrezionalità, ne abbia creato una nuova: quella del richiamo. Quando il VAR entra in zona grigia, il protocollo smette di essere norma e diventa interpretazione - ed è lì che esplode la polemica. In attesa che l’episodio finisca sulla scrivania di Rocchi e diventi materia di chiarimento pubblico.