Il campionato di Serie A si appresta a vivere una nuova stagione con alcune interessanti novità tra i pali delle squadre. Se in passato la porta era spesso territorio riservato ai portieri italiani, oggi sembra esserci una netta inversione di tendenza, con un numero crescente di estremi difensori stranieri pronti a difendere le sorti dei club italiani.
Il cambio generazionale tra i pali
L'evoluzione del calcio moderno e la globalizzazione del mercato hanno fatto sì che anche nel ruolo del portiere si assista a un vero e proprio cambio generazionale. Le prime dieci squadre del campionato scorso, ad eccezione di poche fedelissime, hanno visto un aumento significativo di presenze straniere tra i pali. Si pensi al recentissimo arrivo di Vanja Milinkovic-Savic al Napoli, una mossa che rafforza questa tendenza già in atto.
Un bilancio sorprendente
Allargando lo sguardo a tutte le formazioni di Serie A, il dato che emerge è davvero curioso: su venti squadre della massima divisione, ben dieci sposeranno la causa del portiere straniero come scelta primaria. È un equilibrio perfetto che fa riflettere su quanto sia cambiato il calcio italiano negli ultimi anni.
I portieri italiani, un bene sempre più raro
Questo cambiamento non è passato inosservato agli addetti ai lavori, che si interrogano sulla natura di questa transizione. Mentre alcuni vedono questa situazione come un naturalizzato adattamento al gioco europeo, altri temono che possa significare una perdita di identità per il calcio italiano. La mancanza di un vivaio forte e un percorso di crescita adeguato per i portieri italiani potrebbe essere alla base di questa tendenza.