Oggi è stato il giorno della presentazione di Gian Piero Gasperini come nuovo allenatore della Roma. Dopo 9 anni di grande calcio e storici successi sulla panchina dell'Atalanta, il tecnico di Grugliasco ha scelto di sbarcare nella Capitale convinto dal progetto presentatogli da Claudio Ranieri, suo predecessore.
Obiettivi, mercato, rosa, ma anche un retroscena riguardante il corteggiamento della Juventus non andato a buon fine. Nel giorno dell'improvviso addio di Ghisolfi, Gasperini ha risposto puntualmente a tutte le domande dei cronisti presenti.
Roma, Gasperini si presenta e spiega il "no" alla Juve
"I primi contatti li ho avuti con Ranieri - ha esordito Gasp come riportato dalla Gazzetta dello Sport - e lui mi ha spiegato le cose positive e negative avvenute in questi anni. I Friedkin sono persone con un grande entusiasmo sulla Roma, loro spendono davvero tanto tempo per questa squadra. Hanno dei progetti ambiziosi e hanno fatto fatica a raggiungerli per ora. Mi hanno detto che hanno individuato in me la persona che può costruire qualcosa di forte. Ci siamo confrontati sulle nostre idee, so benissimo della situazione del Fair Play nei prossimi due mercati ma parliamo di una proprietà forte che ha voglia di investire bene e magari in maniera più sostenibile di quanto fatto in questi anni. Vogliono la Roma in alto e questo per me è sufficiente".
Sull'interesse della Juve: "È vero, mi hanno chiamato. Ho avuto la sensazione che la Roma fosse la strada giusta, al di là dei rischi che mi vengono elencati. Ho pensato che questa fosse la situazione giusta, fantastica da poter percorrere e quindi ho ragionato su questo. È quello di cui avevo bisogno e ho la convinzione di aver fatto la scelta giusta, qui mi sento di poter incidere".
lnfine su obiettivi, rosa e mercato: "Il risultato massimo per quest'anno è la qualificazione in Champions, lo scudetto non credo, poi non si sa mai. I giocatori li voglio rendere più forti, creare uno zoccolo duro e magari il prossimo anno alzare il livello dei giocatori da portare. Se hai del valore dentro anche vendere dei pezzi può essere una forza. Mercato? Nella Roma c'è tanto, e da quello si parte. Mi aspetto un mercato in entrata che possa portare un miglioramento, non faremo una rivoluzione, ma la Roma ha bisogno di nuove figure. Sono pochissime le società che possono prendere giocatori già affermati, devi prendere emergenti con la speranza che possano crescere. Vorrei che i giocatori che già ci sono volessero fare la migliore stagione della loro carriera, non è arrivato il momento di accontentarsi".