Il nome di Nicolò Zaniolo torna a far notizia, questa volta non per una prodezza sul campo, ma per una vicenda che ha tenuto banco nelle ultime settimane. Dopo un alterco negli spogliatoi della Fiorentina, al termine di una partita della Primavera contro la Roma, l'attaccante ha deciso di patteggiare, aspettando solo l'ufficialità della multa da 15mila euro.
L'alterco e le accuse
Durante la semifinale del campionato Primavera tra Fiorentina e Roma, il giovane talento si è trovato al centro di uno scontro acceso che, secondo quanto riportato dal club giallorosso, avrebbe visto coinvolti anche i giocatori Mattia Almaviva e Marco Litti. Un episodio scottante, sfuggito al controllo arbitrale, che ha spinto la Procura della Figc ad aprire un'inchiesta per fare chiarezza.
Zaniolo e la Procura
Difendendosi dalle accuse, Zaniolo è stato ascoltato dalla Procura il 10 giugno, dove ha fornito la propria versione dei fatti. Nonostante abbia negato atti aggressivi, ha riconosciuto di non aver gestito la situazione nel modo più appropriato: "Ribadisco di non aver compiuto atti aggressivi o violenti ai danni di nessuno, ma di essere stato io bersaglio di offese e provocazioni ingiustificate da parte di alcuni tesserati dell’AS Roma; nondimeno, riconosco di non aver reagito nel modo più opportuno rispetto al ruolo e all’esperienza che mi appartengono"
La decisione del patteggiamento
Per evitare un deferimento, Zaniolo ha scelto di accordarsi con la Procura federale guidata da Giuseppe Chinè, ottenendo uno sconto del 50% sulla pena iniziale. L'accordo, però, non è ancora definitivo, in quanto manca la ratifica da parte del presidente federale, Gabriele Gravina.
