La Roma si ritrova in una situazione paradossale: è a un solo punto dalla vetta della Serie A, eppure uno dei suoi problemi più evidenti riguarda il proprio reparto offensivo. In particolare, la questione del centravanti sta diventando sempre più centrale nelle riflessioni di Gian Piero Gasperini e della dirigenza giallorossa, perché gli attaccanti attualmente in rosa non stanno garantendo il contributo realizzativo necessario per puntare seriamente al titolo.
Roma, il problema degli attaccanti
I nomi più discussi sono quelli di Artem Dovbyk ed Evan Ferguson, entrambi chiamati a fare la differenza ma finora distanti dalle aspettative. L’ucraino, dopo un’avventura esaltante al Girona culminata con il titolo di capocannoniere in Liga, in Italia non è riuscito a replicare quelle stesse gesta. Con appena 2 gol messi a referto in stagione, il suo impatto in questa stagione è stato modesto.
Non va meglio a Ferguson, arrivato in prestito dal Brighton con la speranza di rilanciare una carriera iniziata sotto i migliori auspici. Considerato uno dei prospetti più interessanti del calcio irlandese, l’attaccante ha però segnato una sola rete in campionato e non ha ancora dimostrato di sapersi adattare ai ritmi, alle letture tattiche e alla complessità della Serie A. Gasperini, che richiede alle sue prime punte un lavoro costante in pressing, sponde pulite e capacità di attaccare la profondità, non sembra pienamente convinto né dell’uno né dell’altro. E soprattutto, ciò che manca davvero sono i gol.
Alla ricerca dell'attaccante (che forse c'era già)
Il vero paradosso, però, arriva dalla Turchia. Eldor Shomurodov, ceduto in estate all’Istanbul Basaksehir con la formula del prestito e diritto di riscatto, sta vivendo una stagione straordinaria. L’attaccante uzbeko, considerato ai margini del progetto giallorosso e di fatto scartato, ha già segnato 10 gol in Super Lig. Un rendimento sorprendente, non solo perché supera di gran lunga quello combinato dei due centravanti attualmente in rosa, ma anche perché in pochi avrebbero immaginato un exploit simile da parte del classe ’95.
È vero che il livello del campionato turco non è equiparabile a quello italiano, ma la facilità con cui Shomurodov sta trovando la porta solleva inevitabilmente qualche interrogativo. Forse il suo profilo non era così inadatto come sembrava, o forse il ragazzo aveva soltanto bisogno di un contesto in cui sentirsi centrale e valorizzato.
Nel frattempo, la Roma riflette. Perché se i gol dei suoi attaccanti non inizeranno ad arrivare presto, a gennaio sarà necessario intervenire nuovamente.
