Lo spettacolo pre-partita nello stadio può essere un'esperienza indimenticabile per i tifosi, ma a volte le scelte artistiche non fanno l'unanimità. Questo è il caso dell'esibizione di Rose Villain, programmata prima della sfida tra Palermo e Manchester City allo stadio Renzo Barbera. La decisione di invitare l'artista milanese ha scatenato polemiche tra i tifosi rosanero, suscitando dibattiti su cosa significhi davvero rappresentare un club e la sua città.
Un'intoccabile identità locale
I fan più accaniti hanno puntato il dito sul fatto che Rose Villain non sia originaria di Palermo, una città che vanta una lunga tradizione musicale e artistica. "Avremmo preferito un cantante che potesse rappresentare meglio la nostra identità", è il sentiment che prevale tra i sostenitori. La richiesta non è solo per affermare un gusto personale, ma anche per promuovere e dare visibilità ai talenti locali, una sorta di tifo non solo per la squadra ma anche per la cultura della città.
L'appartenenza nerazzurra
A complicare ulteriormente le cose, c'è il fatto che Rose Villain sia una nota tifosa dell'Inter. Nel 2024 ha scritto una canzone celebrativa per lo scudetto dei nerazzurri. Inutile dire che questo dettaglio non è passato inosservato ai tifosi del Palermo, che lo ritengono un'offesa alla loro identità calcistica.
Le reazioni sui social
C'è chi sostiene che la polemica sia solo l'ennesima esagerazione mediatica, un non-problema sollevato più per distrarre che per informare. Altri, invece, vedono nella scelta della società una mancanza di connessione con i tifosi e con i loro valori. La domanda resta aperta: un'opportunità mancata di celebrare il locale, o un futile tentativo di creare tensioni dove non ce ne sono? Voi da che parte state?
