Da "vorrei ma non posso" a pezzo pregiato della rosa biancoceleste, Rovella è diventato il beniamino dei tifosi e uno dei migliori centrocampisti italiani, tanto da essersi meritatamente guadagnato le chiavi del centrocampo della Nazionale di Spalletti. Non è un caso che tanti club della Premier League abbiano già bussato alla porta di Lotito. Tuttavia, il centrocampista ex Juve e Monza proprio non vuole saperne di lasciare Roma dove si sente a casa.
Baroni e Tudor
L'intervista comincia dall'ultima partita, dall'ira di Rovella al momento della sostituzione contro la Juve: "Purtroppo non so contenermi - ha spiegato il mediano -. Ero arrabbiato, un po' per il risultato, un po' con me stesso. Quando esco, è come se mi strappassero un pezzo di cuore. Ho sbagliato e chiesto scusa a Baroni. La mia reazione esagerata ha mancato di rispetto anche a Vecino che entrava". Rovella spiega di essere grato al tecnico biancoceleste per averlo fatto crescere dal punto di vista fisico e si auspica rimanga anche la prossima stagione. Poi il cronista del Messaggero gli chiede se cercava la rivincita con Tudor: "Le mie prestazioni in questa stagione sono già una risposta, magari ha cambiato idea", ha risposto Rovella punzecchiando il suo ex allenatore.
Amore eterno alla Lazio
"Mi lusinga che le big mi cerchino, ma io sono già in un grande club - spiega il numero 6 biancoceleste -. Ho un contratto di cinque anni e sono felice. Questa società sta crescendo, ha un progetto che mi coinvolge. Spero di vincere tanto qui, di riportare la Lazio in alto. Voglio alzare più di una Coppa, è la mia missione. Sono innamorato. Ho un legame speciale con la Lazio. Spero davvero di rimanere a vita e, se non dovesse andare così, rimarrei comunque laziale per sempre. Qui c'è una tifoseria simile al Sudamerica, anzi la più bella del mondo".
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