Il Sassuolo si prepara alla sfida impegnativa contro l'Atalanta con l'obiettivo di mostrare il meglio delle proprie capacità. Sotto la guida di Fabio Grosso, la squadra emiliana sta vivendo un periodo di evoluzione, cercando di stabilire una propria identità forte nel campionato di Serie A. Il tecnico ha evidenziato come le decisioni prese, specialmente quelle riguardanti l'impiego di giocatori come Fadera, siano influenzate esclusivamente dalle necessità della partita, piuttosto che da punizioni o premi.
La scelte del mister: tra logica e necessità
In un'intervista rilasciata ai microfoni di DAZN, Fabio Grosso ha spiegato la propria visione tattica e la logica dietro alcune scelte di formazione. "Dobbiamo provare a fare una grande gara, ci proveremo. Capiremo alla fine cosa siamo stati capaci di fare," ha detto con determinazione il mister neroverde. Sull'impiego di Fadera, Grosso ha precisato: "Non ci sono premi o bocciature, sono solo scelte. Questa partita va riempita contro un avversario molto molto forte." Le parole dell'allenatore sottolineano un approccio pragmatico e incentrato sul collettivo piuttosto che sui singoli.
Il ruolo di Matic: esperienza e carisma
Un altro giocatore chiave nelle trame del Sassuolo è Nemanja Matic, il cui contributo in campo va oltre le statistiche. Grosso ha espresso grande fiducia nel centrocampista serbo: "Matic è carismatico, è importante per la nostra squadra. Alla fine di questa strada lunghissima dobbiamo raggiungere il nostro obiettivo," ha dichiarato l'allenatore. La presenza di Matic non è solo tattica, ma rappresenta un pilastro di leadership all’interno dello spogliatoio, qualcosa che il Sassuolo mira a sfruttare per navigare nei momenti complessi della stagione.
