Mai sconfitta fu così dolce… L’1-0 rimediato nella trasferta sul campo del Bari nella 37esima giornata della Serie BKT, complice anche la sconfitta dello Spezia in casa della Reggiana, non impedisce infatti a Pisa di avere la certezza di mantenere il secondo posto fino alla fine del campionato, piazzamento che significa promozione.
Una promozione frutto di una stagione esemplare, vissuta sempre nelle posizioni di vertice e con pochi momenti di vera difficoltà. Una stagione con tanti diversi protagonisti, ma di sicuro, fra tutti, un vero artefice: mister Filippo Inzaghi, lo specialista. Per l’ex attaccante della Nazionale si tratta infatti della terza promozione da allenatore in poco meno di 10 anni: la prima l’aveva ottenuta nel 2016/2017, quando sulla panchina del Venezia portò i lagunari dalla Lega Pro alla Serie BKT sfiorando un clamoroso doppio salto l’annata seguente; c’è poi stata quella (con record di punti), del 2020 alla guida del Benevento; infine quella, freschissima, di un paio di giorni fa, con il Pisa che torna nella massima serie a distanza di ben 34 anni, che nel mondo del calcio sono un’eternità. C’è anche da sottolineare che Inzaghi è l’allenatore in attività con almeno 50 partite in Serie BKT con la miglior media punti: 1.79 in 187 panchine nella categoria, meglio di Grosso e Stroppa, non proprio due nomi a caso.
Il capolavoro di Inzaghi va ben oltre il campo: è riuscito infatti a ridare al Pisa un’identità e una mentalità vincente facendo la differenza con una grande cultura del lavoro e un metodo coinvolgente con cui ha trasformato una squadra in cerca di riscatto in un gruppo affiatato e competitivo: “Non eravamo tra le favorite all’inizio. È stata una promozione costruita giorno dopo giorno, già dal ritiro di Bormio. Non ho mai sentito una lamentela, mai una multa, tutti sempre al massimo. La promozione nasce da questa unità di gruppo”, ha dichiarato SuperPippo dopo la conquista dello storico obiettivo. Già il gruppo, perché come detto a Pisa si è costruita una squadra in maniera intelligente, senza stelle dal grande nome ma con tanti ottimi giocatori dediti alla causa.
Pisa, una squadra con tanti protagonisti
Dopo l’elogio all’allenatore è quindi doveroso soffermarsi su chi ha dato concretamente in campo il proprio contributo. Come detto sono tantissimi i protagonisti della cavalcata della squadra della città della Torre Pendente: dall’affidabile portiere Semper a Idrissa Touré, messo come esterno di centrocampo da Inzaghi e una delle sorprese stagionali; poi Canestrelli, Lind, il capitano Andrea Caracciolo, fino all’Mvp della Serie BKT del mese di dicembre Matteo Tramoni. Ci sono poi Marius Marin, Moreo, Angori, Bonfanti, l’ultimo arrivato Meister: bisognerebbe veramente citare ad uno ad uno tutti i giocatori della rosa perché ognuno ha dato il proprio fondamentale contributo alla promozione.
Una squadra costruita dalla mano esperta del direttore sportivo Davide Vaira, già protagonista della promozione in Serie BKT del Modena nel 2022, il quale ha portato a Pisa un progetto chiaro, basato sulla valorizzazione dei giovani e l’inserimento di pedine vincenti. Un lavoro silenzioso ma fondamentale, culminato in questa epocale impresa. Sì, epocale, perché dopo quasi 40 anni, per una piazza come quella della città toscana, la promozione è qualcosa che chiude un’epoca: dal fallimento del 1994 e la conseguente ripartenza dall’Eccellenza, fino all’arrivo nella massima serie.
Si chiude un cerchio, ed ora viene il bello, per la gioia dei tifosi culminata nello splendido, grande abbraccio collettivo all’interno dell’Arena Garibaldi, nuovamente gremita per festeggiare. Si riparte da qui, da Inzaghi e dai protagonisti di una stagione memorabile. Il futuro, ora, è tutto da scrivere.
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