La Juventus sta attraversando un periodo turbolento e gli occhi di tutti sono puntati sul suo andamento. Claudio Marchisio, l'indimenticabile "Principino", ha offerto una sua analisi su ciò che, secondo lui, non funziona più nel club bianconero, ospite al podcast "La Tripletta" de La Gazzetta dello Sport.
Problemi di costruzione e mercato errato
Marchisio è stato critico e diretto, sottolineando come la società abbia commesso errori nella costruzione della squadra negli ultimi anni. "Sono due-tre anni che si sbaglia la costruzione della squadra," afferma, evidenziando come sia una rarità che la Juventus debba cambiare correntemente allenatori e dirigenti nei primi mesi o dopo appena un anno.
Non è mancato l'accenno ai flop di mercato. Marchisio tiene a puntualizzare: "Non si possono spendere così tanti soldi ogni anno per cambiare continuamente giocatori". La Juventus, secondo lui, deve ritrovare una progettualità solida che non si rispecchia nei recenti movimenti sul mercato.
Atteggiamenti e volontà
L'ex centrocampista non ha fatto sconti a chi non dimostra il giusto attaccamento alla maglia. La critica si fa diretta verso alcuni giocatori, Jonathan David in primo luogo, indicato da Marchisio come esempio negativo. "Entra in campo e trotterella... Ci deve essere un atteggiamento diverso", ha sottolineato.
Aggiungendo poi, "I tifosi vedono giocatori che non stanno dando tutto quello che serve". Secondo Marchisio, la mancanza di determinazione è evidente e rappresenta uno dei maggiori ostacoli al successo.
Leader mancanti e scelte sbagliate
Un altro problema evidenziato è la mancanza di figure di riferimento nello spogliatoio. "Quale giocatore avrebbe dovuto essere oggi alla Juventus? Uno come Donnarumma," ha affermato senza dubbio, suggerendo un cambio di approccio più legato alle radici italiane. "Mi piace anche Frattesi".
Marchisio ha anche parlato di Chiellini, con affetto ma anche preoccupazione. "Gli voglio tanto bene", dice, sottolineando quanto sia importante avere nei ranghi qualcuno che incarna i valori bianconeri, ma anche le difficoltà nel far fronte al momento attuale.
Speranze e rimedi
Per quanto riguarda il futuro, il nome di Luciano Spalletti come allenatore rinnova la discussione: "Se è la persona giusta? Per me sì, per spessore ed esperienza." Marchisio invita a dare fiducia al tecnico, che si trova a lavorare in un ambiente non facile, sperando possa essere lui a mettere ordine e costruire nuovamente la grandezza di un tempo.
In conclusione, il "Principino" esprime una "gran paura di non andare in Champions".


