Il crollo dell'Inter in finale di Champions League suscita ancora domande a distanza di settimane. Com'è possibile che la squadra nerazzurra abbia giocato così male contro il Psg, dopo la doppia gara epica contro il Barcellona? C'è stato un crollo fisico o mentale? Quanto la scelta di Inzaghi di andare in Arabia ha influito? Proprio su quest'ultimo quesito la rosea ha gettato ombre, lasciando intendere che Simone avesse già deciso di lasciare la Pinetina prima di quel maldetto 31 maggio.
Le dichiarazioni di Inzaghi pre finale
Galeotta fu la risposta del tecnico ex Lazio nella conferenza stampa pre-finale: "Ci sono richieste dall'Italia, dall'estero, dall'Arabia, ma in questo momento sarebbe folle pensare a quello. Il giorno dopo la finale ci siederemo, parleremo come sempre fatto con un unico obiettivo, ovverosia il bene dell'Inter. Se ci saranno tutti i presupposti andremo avanti in armonia come sempre fatto". In realtà il day after è stato amaro, amarissimo, con l'allenatore che ha deciso di prendersi un anno sabbatico da 50 mln di euro (per citare Fabrizio Biasin ad Area Fritta).
La reazione dello spogliatoio nerazzurro
Scrive la Gazzetta dello Sport:
Nessuno può garantire che con il Psg sarebbe finita diversamente. Ma che dentro il club tutti, nessuno escluso, abbiano ritenuto fuori luogo quelle parole e quell’ammissione di Inzaghi, non è materia di discussione. Poi c’è anche chi, rileggendo gli ultimi due mesi di stagione, racconta di aver visto un Inzaghi diverso dal solito, più nervoso, in guerra soprattutto sul tema arbitrale: ben due espulsioni, una con l’Udinese e un’altra con la Lazio. Com’è che si dice? Aiutati che Dio d’aiuta. Ecco: diciamo che a Monaco l’Inter non si è aiutata