La questione stadi è una delle problematiche più evidenti del sistema calcio italiano. Impianti vecchi, spesso poco sicuri e che sembrano indietro anni luce rispetto a quelli presenti nel resto d'Europa soprattutto in Inghilterra e in Germania. L'assegnazione degli Europei del 2032 all'Italia, insieme alla Turchia, potrebbe fungere da volano per la ristrutturazione in chiave moderna delle case dei club di Serie A, ma tra interminabili iter burocratici ed evidente mancanza di risorse economiche si è ancora in alto mare.
Alcuni club hanno, con successo, portato avanti progetti propri, ma altri hanno bisogno del sostegno di comuni, regioni, e anche dello stato. Quello lanciato da De Laurentiis prima della fida del suo Napoli con il Real Madrid è sembrato quasi un appello diretto al primo cittadino partenopeo Gaetano Manfredi. Una dichiarazione che sembra un proclama, ma che sembrerebbe, stando alle parole del sindaco, irrealizzabile.
Questione stadio: De Laurentiis chiama, Manfredi risponde
Prima dell'attesa sfida di Champions League del Napoli in casa del Real Madrid (poi persa dagli uomini di Mazzarri per 4-2), il patron dei partenopei Aurelio De Laurentiis ha voluto fare un annuncio roboante sul caldissimo tema stadio: "Se Gaetano Manfredi (sindaco di Napoli ndr) riuscirà fuori dal legame che lo lega al consiglio comunale e mi dà lo stadio, prometto che nel giro di un anno lo faccio diventare lo stadio più bello d’Italia".
Non si è fatta attendere la risposta del primo cittadino del capoluogo campano: "A noi fa molto piacere che la società voglia investire sullo stadio se presenta un progetto concreto con reali investimenti. Le condizioni fondamentali sono 2: che l’impianto risponda alle esigenze necessarie per ospitare eventi sportivi internazionali, come gli Europei. E che la capienza sia tale da poter permettere ad un alto numero di napoletani di andare allo stadio".
Manfredi ha poi approfondito: "Se il Napoli fa un grande investimento per lo stadio noi lo discuteremo con i cittadini ma di fatto una proposta concreta non è ancora arrivata. Vendere lo stadio al momento è impossibile perché fa parte del patrimonio disponibile. La soluzione migliore è darlo in concessione per 50 anni o 99 ma con le norme attuali è molto difficile percorrere questa strada".



