Terremoto in casa Fiorentina: il futuro di Vanoli e le prossime mosse del club

Il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso
Terremoto in casa Fiorentina: il futuro di Vanoli e le prossime mosse del club

La Fiorentina attraversa uno dei momenti più delicati della sua stagione, forse il più complesso degli ultimi anni. Al Viola Park la quotidianità prosegue secondo una routine che, almeno all’apparenza, sembra normale. Ma dietro le quinte il clima è tutt’altro che sereno. La giornata di lunedì ne è stata l’ennesima conferma: Paolo Vanoli ha diretto il consueto allenamento di scarico, mentre ai piani alti del club si è lavorato senza sosta per analizzare una situazione che richiede riflessioni profonde e decisioni ponderate.

Il futuro di Vanoli

Il direttore generale Alessandro Ferrari e il direttore sportivo Daniele Goretti sono rimasti a lungo in riunione, mantenendo contatti costanti con il presidente Rocco Commisso, collegato dagli Stati Uniti. Un copione già visto nelle ultime settimane, ma che questa volta non ha prodotto scossoni immediati. Nessuna decisione drastica, almeno per ora: Vanoli resta al suo posto e guiderà regolarmente la squadra giovedì a Losanna, in una sfida di Conference League che vale moltissimo. I viola sono ancora in corsa per l’accesso diretto agli ottavi o, quantomeno, per garantirsi un posto nei playoff, un obiettivo che diventa fondamentale anche per ritrovare fiducia e stabilità.

Salvo clamorosi colpi di scena, il tecnico varesino sarà confermato anche per il prossimo impegno di campionato contro l’Udinese, altro snodo cruciale di una stagione che fin qui ha regalato più ombre che luci. Uno scenario diverso rispetto a quanto accaduto a inizio novembre, quando il destino della panchina sembrava già segnato con largo anticipo. Oggi la Fiorentina preferisce la prudenza, consapevole che cambiare allenatore senza una strategia chiara rischierebbe di aggravare ulteriormente la situazione.

La ristrutturazione dell’area tecnica

Nel frattempo, però, qualcosa si muove sul piano societario. Con il via libera di Commisso, Ferrari sta lavorando alla ristrutturazione dell’area tecnica, alla ricerca di una figura dirigenziale di grande esperienza. L’idea è quella di inserire un supervisore capace di affiancare Vanoli, intervenire nello spogliatoio e contribuire alle scelte di mercato, in una fase in cui ogni decisione pesa il doppio. Il calendario, infatti, non concede tregua: gennaio si preannuncia densissimo tra campionato e Coppa Italia, rendendo fondamentale un mercato invernale rapido ed efficace.

Vanoli durante la partita contro il Verona

Fiorentina, fiducia a tempo per Vanoli

La ricerca del profilo giusto non è semplice. Il nome di Cristiano Giuntoli è circolato negli ultimi giorni, ma senza basi concrete. Più realistica appare l’ipotesi di un ritorno di Daniele Pradè, almeno temporaneo, per rimettere mano a un ambiente che conosce profondamente. Intanto, la squadra va avanti partita dopo partita, con la speranza che il lavoro quotidiano possa produrre segnali di inversione di tendenza.

Esodo viola

Sul fronte mercato, intanto, si profila una possibile rivoluzione. Si allunga l’elenco dei giocatori che avrebbero manifestato la volontà di lasciare Firenze già a gennaio. Il caso più emblematico è quello di Albert Gudmundsson: l’attaccante islandese, attraverso il proprio agente, avrebbe chiesto alla dirigenza di valutare una cessione a breve termine. Una ricostruzione confermata da diversi addetti ai lavori, tra cui Matteo Moretto, che avrebbe spinto la Fiorentina ad avviare contatti con la Roma di Gasperini, da tempo interessata al giocatore.

Alle voci su Gudmundsson si aggiungono quelle relative a Edin Dzeko, arrivato in estate con grandi aspettative ma finora incapace di ritagliarsi lo spazio immaginato. Anche il bosniaco starebbe riflettendo sul proprio futuro. Situazione delicata infine per Dodò, i cui rapporti con l’ambiente viola erano già apparsi incrinati nei mesi scorsi.

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