Francesco Guidolin è noto nel calcio italiano per la sua serietà e competenza tattica, ma c'è un aneddoto che svela un lato decisamente insolito del suo carattere. Un episodio che sembra uscito da uno sketch comico piuttosto che da un racconto di spogliatoio, e che ci è stato raccontato dall'ex calciatore Max Tonetto, che ha avuto modo di lavorare con Guidolin al Bologna nel 2000.
Un allenatore fuori dagli schemi
Guidolin, a dispetto della sua immagine pubblica di allenatore tutto d'un pezzo, ha adottato un metodo alquanto singolare per rompere il ghiaccio con i suoi giocatori. "Con Guidolin non è mai nato un rapporto e quindi c'è stato un silenzio-dissenso tra me e lui", afferma Tonetto al podcast Doppio Passo, evidenziando come la comunicazione non fosse proprio il punto forte del tecnico veneto. E proprio per tentare di superare queste barriere e rendere l'atmosfera nello spogliatoio più leggera, Guidolin si è presentato con una parrucca e il naso da pagliaccio, in una riunione tecnica che i giocatori non dimenticheranno facilmente.
L'intenzione dietro il travestimento
L'idea di vestirsi in un modo così bizzarro pare sia nata da una volontà di *sdrammatizzare* l'immagine un po' pessimistica e seriosa che Guidolin aveva, tanto nel contesto della squadra quanto al di fuori, nei suoi rapporti con la stampa. Max Tonetto, oggi 50enne, ricorda che durante alcune riunioni, l'allenatore cercava di invertire la sua rigida percezione esibendosi in questi travestimenti improvvisati.
