Il clima a Torino è tutt'altro che sereno. Stasera, quando il Toro affronterà il Pisa nel secondo turno di Coppa Italia, i tifosi hanno un messaggio chiaro per il presidente Urbano Cairo: il silenzio assordante dello stadio vuoto nei primi 45 minuti è una protesta forte e decisa. L'acufene dello stadio, come lo chiamano i sostenitori granata, è tornato più presente che mai, e il grido "Cairo vattene" risuona anche sui social.
La protesta dei tifosi: una Maratona in silenzio
Questa volta i tifosi del Toro hanno deciso di usare le gradinate dello stadio come palcoscenico per esprimere il loro malcontento. Attraverso un appello sui social, la storica Maratona ha invitato tutti i tifosi a non entrare nello stadio per il primo tempo della partita contro il Pisa. Un gesto simbolico, certo, ma dal significato pesante per un club che vive di passione e tifo.
Il momento difficile del Torino
Non è una novità che il rapporto tra i tifosi granata e il presidente Cairo sia ormai logoro. La squadra di Mister Baroni, pur con le migliori intenzioni di affrontare il Pisa allenato da Gilardino alle ore 21, si trova a fare i conti anche con le contestazioni continue dei propri sostenitori. È un periodo complicato, in cui i risultati sul campo non bastano più a placare l'inquietudine dei tifosi.
Il futuro del Torino
È chiaro che la protesta della Maratona rappresenta solo un capitolo di una saga che dura ormai da troppo tempo. Il Torino si ritrova ad affrontare sfide non solo sul campo, ma anche all'interno degli equilibri societari. La partita contro il Pisa sarà un ulteriore banco di prova per capire se e come la società saprà rispondere alle richieste dei suoi sostenitori. Intanto, da parte dei tifosi, il messaggio è stato chiaro: "Il Torino siamo noi".