Nonostante si sia ritirato ormai da anni, Francesco Totti continua a occupare un posto centrale nel panorama calcistico italiano e internazionale.
Che si parli della Roma o di calcio in generale, del suo chiacchierato divorzio da Ilary Blasi, o del recente viaggio in Russia, l'ex capitano giallorosso riesce sempre ad innescare i più svariati dibattiti. L'ultima, inaspettata polemica, arriva a sorpresa dalla Svizzera, dove durante una trasmissione sportiva su RSI, il giornalista Nicol Casolini ha sollevato un'aspra critica contestando il valore simbolico della carriera del leggendario ex numero 10 della Roma. Un'enciclica che ha suscitato reazioni accese e grandi discussioni tra tifosi e addetti ai lavori.
Totti diventa un caso sulla tv svizzera
Durante la trasmissione, il padrone di casa Casolini è partito letteralmente a bomba: “Facile essere una bandiera quando sei il più pagato a casa tua”, ha provocato riferendosi all'ex capitano della Roma e suscitando immediatamente una serie di reazioni, sia in studio che sui social media. A prendere posizione sono stati anche due ex calciatori della Lazio, Marco Parolo e Valon Behrami, i quali hanno cercato di smorzare i toni offrendo una lettura più equilibrata della questione.
Il giornalista ha continuato: “Totti ha scelto la situazione comoda, guadagnava a Roma come avrebbe fatto al Real Madrid. La differenza è che non aveva concorrenza, si allenava e giocava quando voleva, sempre coccolato e protetto. Io sono sempre stato quasi più estimatore della scelta di Cassano, che ad un certo punto dice ‘Vado nel Real Madrid, mi tolgo dalla situazione di comodo. Va male? Va bene lo stesso’. Ha fatto un percorso di carriera coraggioso. Avrei voluto più coraggio anche da parte di un giocatore di cui si è sempre detto ‘Se fosse andato al Real Madrid avrebbe vinto cinque palloni d’oro’. E perché non sei andato?”.
La difesa di Parolo e Behrami
Marco Parolo, ex centrocampista della Lazio presente studio, ha ribattuto: “Campione lo è stato. Ma quale personalità di Cassano... in quel momento non si rendeva nemmeno conto di dove stesse andando. Totti è stato più forte di Cassano”. Behrami ha sottoscritto, anche se per certi versi ha appoggiato la tesi di Casolini: “Ho sempre fatto questo discorso: bandiera sì, ma fino a quando mi conviene. Tutti i giocatori bandiera sono coloro che guadagnano di più all’interno di una squadra. Totti li ha meritati quei soldi, non dico questo, era il simbolo di una città come De Rossi, gente che ho sempre stimato tantissimo calcisticamente, che però stava lì perché guadagnavi tanto. E lui è 100 volte meglio di Cassano. Non c’è paragone, non bisogna nemmeno metterli a confronto”.
La "pacata" reazione dei tifosi romanisti
Le affermazioni del giornalista svizzero non sono passate inosservate tra i tifosi giallorossi, che hanno inondato il suo profilo Instagram di critiche e insulti. I sostenitori di Totti hanno difeso a spada tratta il loro idolo considerandolo non solo un simbolo di Roma, ma di tutto il calcio italiano.
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