Il futuro di Simone Inzaghi resta un'incognita, almeno fino alla finale di Champions League di sabato sera contro il PSG, anche se in Arabia lo danno già per certo: sarà lui il prossimo allenatore dell’Al-Hilal, l'ultimo grande allenatore a sbarcare nella Saudi Pro League.
Il ruolo chiave del figlio Tommaso
Ma dietro le trattative che potrebbero portarlo lontano da Milano c’è un mediatore inaspettato, sorprendente e molto vicino al tecnico nerazzurro: si tratta del figlio Tommaso, nato dalla relazione con Alessia Marcuzzi. Ventiquattro anni, un passato da calciatore, con qualche apparizione anche nelle giovanili della Lazio, Tommaso ha scelto un percorso diverso dal rettangolo di gioco.
Dopo la laurea a Londra in Business dei Media presso l'Università di Westminster, si è affacciato al mondo del calcio da un’altra prospettiva: quella di agente sportivo. Attualmente fa parte del team della P&P Sport Management, l’agenzia guidata da Federico Pastorello. Come riportato da La Gazzetta dello Sport, pur non facendo parte del gruppo che cura gli interessi ufficiali di Simone Inzaghi – gestito da Tullio Tinti – Tommaso avrebbe avuto un ruolo attivo nel dialogo tra il papà e il ricchissimo club saudita. Secondo le indiscrezioni, si sarebbe mosso in prima linea per fare da ponte tra il padre e l’Al-Hilal, che sogna di avere il tecnico italiano alla guida della squadra già dalla prossima settimana, in vista del Mondiale per Club.
Inzaghi, per adesso però, resta concentrato su un solo obiettivo: conquistare la Champions League nella sfida contro Luis Enrique. Solo dopo la finale di sabato sera a Wembley si prenderà del tempo per riflettere definitivamente sul suo futuro. Ma se davvero il viaggio continuerà in Arabia Saudita, una parte del merito – o della regia – sarà anche di suo figlio Tommaso. Perché, in fondo, nel calcio come nella vita, è sempre una questione di famiglia.
