Mancano poco più di 24 ore al primo big match stagionale. Allo Stadium di Torino la Juventus di Igor Tudor ospiterà l'Inter di Cristian Chivu in una partita che potrà già dire molto sulla reale forza delle due compagini e sulle loro ambizioni.
Dalla Continassa, nella canonica conferenza stampa della vigilia, il tecnico croato ha presentato la sfida, dando anche qualche indicazione sulla probabile formazione che sfiderà domani i nerazzurri.
Juve-Inter, la conferenza di Tudor
Queste le parole di Tudor, riportate da TMW: "È sempre particolare preparare le partite dopo la nazionale. Le sensazione sono belle e positive. Abbiamo fatto due allenamenti insieme e domani mattina facciamo ancora qualcosa. Io mi sento bene e positivo. Mi è mancato il calcio in queste due settimane. Motivazioni? Le motivazioni non riguardano solo Yildiz. A parte la partita, chiaro che ci sono avversari particolari e sale la motivazione. Dal punto di vista della preparazione è più facile per un allenatore tenere alta la tensione. Nell'arco del campionato tenere sempre questa motivazione fa la differenza. Domani è una bella partita da giocare tra due squadre forti, spero la gente venga e si diverta. Soprattutto i nostri".
Sul peso della partita: "È la terza di campionato, poi ne mancheranno 35. Nessun esame o salto. Solo una partita da giocare, un percorso che la squadra sta facendo e che in questi mesi ha sbagliato pochissime partite. Una partita importante perchè si gioca contro l'Inter ed è bello, ma non c'è nessuna particolarità o che cambia. Bello affrontare e misurarsi contro una squadra che negli ultimi anni in Italia è la più forte".
Riguardo la forza della Juventus: "Sono sempre contento, lo ero prima e lo sono ora. Sono arrivati due ragazzi che ci danno una mano. Openda subito, Edon non subito perchè viene da un lungo periodo senza giocare. Ora è il momento che si deve riprendere fisicamente, alzare il livello di forza, gambe e polmoni. Prossime due non sarà convocato, poi da Verona lo mettiamo piano piano nella rosa. Un giocatore con caratteristiche diverse, Openda invece sta bene, ha qualità e ci darà una mano. Due attaccanti? Bella domanda. Sono tutti tre giocatori forti. Finora abbiamo giocato con un attaccante e due trequartisti. C'è un lavoro dietro e ora sicuramente c'è da fare un lavoro da parte mia di sfruttare al massimo la rosa e le qualità che ho e quindi giocare anche in maniera diversa. Ci vuole tempo, per ora questo modulo ha funzionato e si va avanti così, col tempo vedremo. Openda ha bisogno di spazio, David può giocare dietro come seconda punta, questo è un bene perchè sono caratteristiche diverse. Dusan può fare entrambe le cose".
Sui singoli: "Da quando sono arrivato ho ricevuto 10/15 domande su Koopmeiners. Lasciamolo in pace. Ha fatto bene in queste due ultime partite e contro l'Atalanta ha fatto una partita di grande livello. Vlahovic? Basta vedere i suoi numeri. Mai nella sua vita è stato così. Meglio di così non può stare".
Domani sarà contento se avrà visto cosa? "Nella mia intervista ho detto che è una partita come le altre. Io mi aspetto di vedere le cose che alleniamo, di vedere una squadra seria, concentrata sulle palle inattive, non dare niente per scontato, avere coraggio e far male a loro, pressare alti, stare bassi quando c'è bisogno, giocare bene. Voglio vedere tutto. Ho sensazioni belle dopo la rifinitura, la squadra è concentrata e vuole fare bene.La partite sono tutte da scoprire. Ho visto una squadra concentrata".
Sulla formaizone ed il ritrovare Chivu: "Ritrovare Chivu non vuol dire nulla. A sinistra possono giocare Joao Mario, McKennie, Kostic e Cabal. Openda deve avere spazi. Può fare il trequarti a destra devi cambiare il gioco. Yildiz e Conceicao stanno facendo un lavoro diverso. Per Kalulu nessuna emergenza sta giocando là e sta facendo bene. C'è una cosa che va sopra le altre che è l'equilibrio che va trovato pensando, guardando e misurando i giocatori giusti. Bremer? Sta bene, ha fatto due partite e ha recuperato nella pausa e credo che il suo livello si alzerà. Conceicao 50/50 vediamo domani, in caso Openda può partire dall'inizio".