Le parole di Igor Tudor a DAZN, riguardo alla sua esperienza con la Juventus, riecheggiano come un mantra di amore e dedizione verso il club torinese. L'attuale allenatore, infatti, ha legato profondamente la sua identità personale e professionale alla Vecchia Signora, un legame che emerge chiaramente in ogni sua dichiarazione.
Derby d'Italia: più di tre punti in palio
Quando si parla del Derby d'Italia, per Tudor c'è un entusiasmo palpabile: "Questa partita vale più di tre punti, a me viene più facile preparare queste gare. L'Inter è una grande squadra, giocatori già maturi, che arrivano con un bagaglio importante. Noi ci giochiamo le nostre carte, vogliamo andare con i nostri punti di forza e lavorare sui punti deboli. Poi vediamo chi sarà". La sfida contro i nerazzurri è carica di significati, non solo in termini di classifica, ma anche di orgoglio e tradizione. Ogni mossa verrà ponderata, con un attacco studiato per colpire dove l'avversario è più fragile.
Scudetto: l'obiettivo concreto
Non c'è spazio per i giri di parole quando si parla del campionato. Tudor sa bene quanto sia fondamentale una mentalità pratica e concreta: "È ovvio che questa squadra può lottare per vincerlo. Io all'inizio di stagione in un paio di riunioni ho parlato della possibilità di vincere il campionato e degli obiettivi, poi chiudo la porta e non ne parlo più per tutta la stagione. Io parlo solo di cose concrete perché parlare di obiettivi non serve, bisogna raggiungerli non parlarne". Le sue parole sono un chiaro invito a concentrarsi sulle prestazioni in campo, anziché sugli slogan.
Vlahovic: tra crescita personale e contratti in scadenza
La situazione di Dusan Vlahovic è una delle più dibattute. Tudor ci tiene a sottolineare quanto il giovane attaccante sia ancora in una fase di crescita: "È una situazione molto particolare la sua con il contratto in scadenza. Gli farà molto bene, ha 25 anni, si sta ancora costruendo come persona. Le migliori annate sono davanti a lui, è a metà della sua carriera. Giocatore forte, è stata importante la sua crescita e l’ha fatto da solo, ha trovato la forza di essere concentrato e sul pezzo in un momento super difficile". Con queste parole, il mister mette in evidenza l'importanza di una guida equilibrata tra incoraggiamenti e rimproveri.
Yildiz: la motivazione inarrestabile
Igor Tudor ha riservato parole di elogio anche per Yildiz, un altro giovane promettente: "L'altro giorno parlavo con loro e ho notato che a Yildiz non dico mai niente davanti agli altri, perché fa tutto quello che deve fare sempre. A lui raramente diciamo qualcosa, sia dal punto di vista del gioco sia dal punto di vista dei comportamenti". Questa dedizione e impegno costante sono ciò che distingue il ragazzo e gli permettono di aspirare a grandi traguardi con i bianconeri.
Tudor chiude con una nota nostalgica, immaginando Zidane nella Juve attuale: "Un giocatore che vorrei nella Juve di oggi? Zidane. Zizou è il calcio". Un sogno per i tifosi e un omaggio a un grande del passato che ha lasciato un'impronta indelebile nel mondo del calcio.