Nicolò Zaniolo è sempre stato un talento tanto cristallino quanto incompreso. Ora, alla soglia dei 27 anni, ha scelto di ripartire dall'Udinese. Un nuovo inizio in Friuli potrebbe essere l'ultima chance per dimostrare quella maturità che a lungo gli è mancata. Lontano dalle luci accecanti di Roma, cerca di reinseguire quel sogno chiamato successo.
Per Zaniolo, l'Udinese rappresenta una nuova pagina da scrivere, forse l'ultima. Giocare in Friuli potrebbe essere la scelta giusta per ripartire, senza repressioni ma con la convinzione di poter finalmente lasciare il segno che tanto desidera. Un ruolo anche in ottica nazionale non sarebbe poi solo un sogno, ma una realtà da vivere nuovamente.
Gli errori del passato
"Tutti hanno rimorsi. Da un lato penso che, se sono arrivato a questo punto, è perché doveva andare così", ha dichiarato Zaniolo. Riconoscere gli errori è il primo passo per non commetterli di nuovo: la troppa esposizione mediatica e le pressioni di cui è stato vittima già a 18 anni a Roma, hanno influenzato i suoi anni di formazione. "Ho sbagliato a sentirmi un po’ troppo. Tanti errori sono dovuti a quello". Parole d'ordine ora sono umiltà e concentrazione.
L'Influenza di Kakà e della Famiglia
Non solo il calcio, ma anche i valori familiari lo guidano. Zaniolo è sempre stato fortemente influenzato da Kakà, il suo idolo calcistico, al punto da scegliere il numero 22. Ma è al padre che riserva un posto speciale nel cuore: "È il mio mentore, non faccio scelte senza prima averlo consultato". Con una nuova famiglia sua, il suo focus è ora sul figlio e il suo benessere.
Il doloroso addio alla Roma
La separazione dalla Roma non è stata semplice. Le sue parole esprimono un legame forte: "Era e resta un club che amo. Ci sono stato benissimo ed è stata dura lasciarmi con la piazza, con la società, con le persone". Ciò che ha colpito è stata la difficoltà di percepire all'esterno quanto realmente ha sofferto per questo distacco.
Il sogno della Nazionale
Vestire la maglia azzurra è sempre stato il suo obiettivo finale, un sogno realizzato: "Rappresentare l’Italia è stupendo". Con la nazionale sente di combattere per una bandiera comune, unendo sotto lo stesso tricolore i tifosi di tutte le squadre.