Ventola torna sul 5 maggio: "Era tutto pronto alla festa, Gresko salvato dalla polizia"

Nicola Ventola è tornato a parlare del famoso 5 maggio, una data importante per la storia di Inter e Juventus
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Nicola Ventola si è confidato recentemente rivelando alcuni degli episodi più interessanti e talvolta inaspettati del suo passato calcistico. Tra infortuni devastanti, scelte di carriera influenzate dai più grandi giocatori dell'epoca e relazioni personali complesse, Ventola offre un affascinante spaccato del mondo del calcio dietro le quinte.

Gli infortuni e il sogno infranto

Con un passato di dieci operazioni al ginocchio e un anno di inattività, Nicola Ventola non si risparmia nel riflettere su quei momenti critici: "Chi mi ha visto a 18 anni, da Cassano a Buffon, da Totti a Pirlo, è sempre rimasto impressionato dalla mia corsa. Partivo da dietro e arrivavo in porta dozzine di volte, come un treno". Tuttavia, l'attaccante si è trovato presto a dover adattarsi, perdendo molte delle sue qualità che lo distinguevano in campo.

La scelta dell'Inter e il richiamo di Ronaldo

Nel 1998, Ventola era conteso dalle big di tutta Italia. "Inter e Roma mi offrivano lo stesso ingaggio, Totti mi chiamava tutti i giorni, ma scelsi i nerazzurri per Ronaldo", ricorda Ventola. La sua decisione fu dettata dal desiderio di giocare accanto al Fenomeno, un desiderio che superò addirittura le lusinghe di altri club prestigiosi come Milan, Juventus, e Chelsea.

Il 5 Maggio e Gresko

Il ricordo dello scudetto sfumato il 5 maggio resta una ferita aperta. Ventola racconta che mentalmente la squadra era già convinta di aver vinto, portandosi dietro magliette e telecamere. Il giorno dopo, le cose precipitarono, e nella confusione più totale, il compagno di squadra Gresko venne addirittura salvato dalla polizia dall'assalto dei tifosi.

L'Italia e l'Occasione Sfumata

Pochi sono i rimpianti più grandi di non aver potuto debuttare in Nazionale. "Avrei dovuto debuttare contro la Spagna, novembre 1998. Zoff me l’aveva promesso", ma un brutto infortunio in Inter-Samp segnò la fine di quell'opportunità. "L'avrei meritato", dice con una punta di nostalgia.

Un'Amicizia Spezzata

L'amicizia con Vieri è un altro tasto dolente. Dopo una carriera insieme e il successo della Bobo TV, i due non si salutano più: "Quando si interrompe un legame di 25 anni è sempre un peccato. Quando ci incontriamo non ci salutiamo. Ma io, da uomo pacifico, dico che il tempo curerà le ferite".

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