Nella giornata di ieri Javier Zanetti ha compiuto 50 anni. Una vita dedicata al calcio e, nella fattispecie, una carriera scandita dai colori nerazzurri, dentro e fuori dal campo. Se, infatti, da calciatore ha collezionato 858 presenze distribuite in 19 stagioni (15 delle quali da capitano), anche nelle vesti di dirigente l'argentino ha continuato a sposare pienamente la causa Inter. In questo contesto, si inserisce il duro attacco sferrato alla Juventus. L'aneddoto su Mourinho In occasione del suo 50esimo compleanno, Zanetti ha rilasciato una lunga intervista a La Nacion, nel corso della quale ha ripercorso buona parte della sua carriera. In questo senso, non poteva mancare un riferimento a José Mourinho: "Quando è arrivato all'Inter mi ha chiamato prima di chiunque altro. Mi trovavo a Roma e il mio cellulare squllò, era lui e mi disse: <<Ho appena firmato, sono il tuo nuovo allenatore e tu sarai il mio capitano. Non vedo l'ora di iniziare a lavorare insieme e scusa per il mio italiano>>. Parlava un italiano perfetto. Lì ho capito quanto fosse preparato, mi ha scioccato". "Mi sono molto arrabbiato" Quindi lo sfogo relativo ai bianconeri: "Mi sono molto arrabbiato per un episodio che ha coinvolto la Juventus quando ci siamo qualificati per l'ultima finale di Coppa Italia, qualche mese fa. L'atteggiamento per le persone che lavorano per il club mi ha infastidito molto". Così il vicepresidente dell'Inter in merito alla circostanza nella quale sono stati intonati cori razzisti contro Romelu Lukaku, poi espulso (squalifica revocata in vista della gara di ritorno) per la rissa seguita alle proteste dei bianconeri per l'esultanza del belga, con il saluto militare, dopo il gol dell'1-1 in pieno recupero. Lukaku espulso nella semifinale di andata di Coppa Italia
