Alcuni sono convinti esistano solo “due” Schillaci. Quello ruspante della gavetta in Sicilia con Scoglio e Zeman e quello “più pettinato” (insomma) della Nazionale e degli anni a Torino e Milano. Non hanno torto a fermarsi qui perché, in queste avventure, il mite Salvatore ha regalato tali forti sensazioni da agire come incontrastato precursore dei Bomber “diversamente scolarizzati” che sarebbero spuntati come funghi negli anni successivi.
Il suo sguardo spiritato a Italia 90 pietrificava gli avversari e probabilmente spaventava anche compagni e telespettatori. Capisco l’emozione di un Mondiale in casa, ma quelli sembravano gli occhi di chi rimane bloccato con Belen in ascensore il 20 di luglio.
Padre di celebri versi come “questo è un gol che dedico in particolare a tutti”, Totò si è distinto per la pacatezza dei modi e dei gesti. Della scoppiettante Juve di Gigi Maifredi, Schillaci era la punta di sfondamento…in tutti i sensi. Un giorno decise di dissuadere l’amico Roby Baggio dal prenderlo in giro tirandogli un cazzotto. Tra gemelli del gol ci può stare.
Più formale era invece il suo rapporto con gli avversari. Per esempio, alle simpatiche provocazioni dell’attaccante bolognese Fabio Poli, rispose con un britannico: “Ti faccio sparare!”. Immensamente più raffinato di un volgare e banalissimo: “Ti sparo!”.
Come dicevamo, però, la convinzione che esistano solo due Schillaci è sbagliata. Totò è stato un esploratore di calcio e sapere. La sua fame di conoscenza e la smania di arricchirsi alla fonte di nuove culture non aveva pausa. Per questo motivo, non certo per una carriolata di Yen, ha deciso di spingersi dove nessun italico Bomber aveva ancora osato: in Giappone.
Una sorta di scambio culturale. Voi ci date Miura e noi vi mandiamo Schillaci. Delle avventure di Totò al Jubilo Iwata avrebbero dovuto scrivere un romanzo nello stile de Il Milione di Marco Polo (non il Poli di prima): Salvatore racconta usi e costumi del Giappone. Sarebbe stato una bomba!
Di questa avventura rimangono comunque un titolo di J league, 56 bei golletti e una domanda che ancora ci attanaglia…
Nell’incontro con i Jef Ichinara, Totò aggredì verbalmente l’arbitro Giapponese in seguito a un fallo commesso sul portiere e, per questo, venne squalificato per due giornate. Ora, il dubbio che mi sorge è questo: cosa cazzo può aver mai detto Schillaci all’arbitro giapponese?! Un’idea ce l’ho…