«Potevo andare in Serie A, ma il mio cuore è sempre stato blaugrana». Quante volte abbiamo sentito queste parole dai grandi campioni che hanno scelto di legarsi a un solo club per la vita? Uno di questi è sicuramente Xavi Hernandez, il maestro del centrocampo, che dopo essersi separato dal Barcellona è in attesa della chiamata giusta per una nuova avventura come allenatore. Intanto, però, ha condiviso alcuni retroscena intriganti della sua carriera da calciatore, spolverando aneddoti che riguardano un suo possibile approdo in Italia.
Il primo contatto: Milan nel 1999
Ecco una storia che in pochi conoscono. Correva l'anno 1999, Xavi aveva appena vinto il Mondiale Under 20 in Nigeria e la sua stella cominciava a brillare anche fuori dai confini spagnoli. Fu allora che il Milan, tramite Adriano Galliani, provò a portarlo all'ombra della Madonnina. «Ero in trattativa con Galliani, è persino venuto a Barcellona con mio padre poco dopo la nostra vittoria», ha svelato lo stesso Xavi. All'epoca, però, il Barcellona era una squadra piena zeppa di talenti e per il giovane centrocampista non c'era posto. «Ho avuto la possibilità di andarci, ma non ne ero totalmente convinto», ha ammesso con un pizzico di rammarico.
L'Inter ci prova nel 2008
Un nuovo capitolo si scrive nel 2008, quando il calcio Italiano torna a bussare alla porta di Xavi. Questa volta è l'Inter di Moratti ad interessarsi al talentuoso iberico. Erano i tempi in cui il Barcellona si apprestava a vivere l'epoca d'oro targata Guardiola. «Avevo la possibilità di andare al Bayern Monaco o all'Inter», ha confessato Xavi a Cronache di Spogliatoio. Eppure, nonostante le critiche e i momenti difficili che stava vivendo a Barcellona, la sua preferenza non ha mai vacillato: «Il mio cuore ha sempre voluto rimanere al Barcellona».
