Quando un bisogno impellente… può diventare fatale.
L’episodio, per certi versi comico-irreale, è avvenuto quasi due settimane fa durante Meda – A.C. Desio, partita di Prima Categoria di Monza e Brianza. Gli ospiti indirizzano fin da subito la partita con due reti in meno di mezz’ora, così il mister del Desio, decide di far scaldare l’attaccante Marone capocannoniere della squadra con 10 reti, che partiva dalla panchina solo perché si era allenato poco in settimana.
In quel momento però avviene l’imprevisto. A Marone scappa la pipì. Proprio non riesce a trattenersi, deve espletare il suo bisogno fisiologico e si dirige verso la recinzione dietro la sua panchina pensando di non essere visto. L’arbitro, Cicirata di Bergamo, si accorge della situazione e blocca la partita con fischio “insensato” ai più. Si dirige fuori dal campo ed estrae il cartellino rosso diretto a Marone spiegandogli il motivo: è vietato dal regolamento fare pipì all’interno del recinto del campo.
Tutti rimangono sorpresi, quasi sbigottiti da questa decisione dell’arbitro. Qualcuno sorride. Niente da fare, Marone deve abbandonare il campo.
Alessandro Selenga, tecnico del Desio, comprende la decisione ma parla comunque di beffa: “Abbiamo provato a chiedere spiegazioni, ma da regolamento ci sta. E’ un peccato, perché Marone è il nostro capocannoniere e l’unica punta in panchina… Oltretutto ora sarà squalificato”. Escluso anche il ricorso.
Per la cronaca i padroni di casa del Meda hanno ribaltato la partita, vincendola 3-2. Possiamo proprio dire che, stavolta, il bomber del Desio l’ha fatta fuori dal vaso…