Senza bisogno di mentire, tutto ciò che ricordiamo dell’ultimo turno di Europa League non è l’ennesimo risultato deludente del Milan, non è l’ennesima vittoria della Lazio, ma il calcione che Patrice Evra ha sferrato ad un tifoso nel pre-partita. Riassumendo i fatti, in sede di riscaldamento alcuni tifosi sono riusciti ad accedere in campo e polemizzare accesamente con i calciatori: di lì è spuntato Evra, che si è tolto per un attimo le vesti del simpaticone-ballerino che vediamo su Instagram, e con un calcio mancino ha colpito un tifoso. La cosa non è parsa inosservata all’arbitro che lo ha espulso, a tempo record, ancor prima che iniziasse la partita.
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Il gesto ha ricordato quello di Eric Cantona, eseguito in fotocopia più di vent’anni fa in un Crystal Palace-Manchester United e noi allora ne abbiamo approfittato per ripescare tutti gli episodi più importanti di scontro tra giocatori e tifosi su un campo di calcio.
[tps_title]Ci sono portieri…[/tps_title]
Questa non è una rissa, è un colpo secco. Chris Kirkland, portiere dello Sheffield Wednesday, riceve a domicilio un tifoso che arriva alle spalle della sua porta. Alla sua vista, il portiere – pensando ad una pacifica e “normale” invasione di campo – guarda il tifoso senza fare una grinza, ignaro del fatto che sta per ricevere un doppio schiaffo ingiustificato.
[tps_title]…e portieri[/tps_title]
Be’, Peter Schmeichel era un tipo decisamente meno tenero di Kirkland e alle invasioni di campo reagiva in ben altra maniera. Qui tutta la potenza del suo gesto: tira per il cappuccio il povero malcapitato e apparentemente lo accompagna verso l’uscita dal campo. Quando tutto sembra concludersi con una semplice operazione di accompagnamento, il numero uno inglese lo lancia con tutta la sua forza verso i cartelloni pubblicitari. Per il tifoso una carriera da invasore nata davvero male.
[tps_title]Dal Qarabag a Bari[/tps_title]
Questo è il portiere del Qarabag, la squadra che ha fatto saltare tutte le vostre schedine di Champions. E questo è un tifoso che si presenta senza timore davanti a lui solo per alzargli il medio. Diciamo che gli è andata fin troppo bene nella risposta del portiere, che prima mette le mani sulla sua faccia e sul suo collo, e poi richiama l’arbitro per evitare guai peggiori.
Qui invece vi portiamo un esempio analogo perché non accade dentro il rettangolo verde, ma all’uscita dello stadio. Daniele Sciaudone, allora colonna portante del Bari, viene stuzzicato da un tifoso piuttosto deluso dalle sue prestazioni e non la prende proprio benissimo. Mani sfiorate e parole grossissime che avevano fatto un brutto effetto, visto che pochi mesi prima Sciaudone era l’idolo dei 58.000 del San Nicola. A gennaio andrà via.
[tps_title]Di padre in figlio[/tps_title]
Questo è più recente ed è un fulgido esempio di educazione: il padre che trasmette l’arte ai figli e che si pone come mentore degli uomini del domani. Senza scomporsi troppo, questo papà – con un bambino in braccio – approfitta della vicinanza del suo posto al terreno di gioco per colpire il portiere Lopes e mostrare al figlio la retta via come Caronte fece con Dante.
Lui è stato squalificato a vita, ma siamo certi che il figlio tra qualche anno sarà in grado di raccogliere la pesante eredità del padre.
[tps_title]Il precursore[/tps_title]
E qui arriviamo al gesto supremo. Quello a cui ieri Patrice Evra si è ispirato. Eric Cantona, spazientito da un tifoso, si getta contro di lui con un tackle volante piuttosto deciso e riesce anche a dargli qualche pugno. Un gesto da precursore vero che ha ispirato le generazioni moderne: Evra ha raccolto il lascito e sul finire della sua carriera ha voluto ricordare ai posteri questo tipo di intervento.