Non un palcoscenico serale bensì pomeridiano per il match più importante dell’ottava giornata. Napoli-Roma si gioca al San Paolo, gremito d’azzurro ma senza giallorossi. Un peccato, perché il Derby del Sole è esistito e può tornare a farlo. Ci si è lasciato dietro dell’odio misto a rancore. Bisogna, però, fare un altro passo affinché le cose migliorino, definitivamente.
Dal punto di vista sportivo, Napoli-Roma ha offerto spesso gol e spettacolo. Quest’anno, come negli ultimi 4, azzurri e giallorossi si contendono anche un titolo in verità non troppo lusinghiero: il campionato, infatti, è costantemente alla ricerca dell’anti Juve. Una creatura evidentemente mitologica, che dovrebbe palesarsi per interrompere un dominio che ormai dura da parecchio tempo. Una creatura che, almeno per adesso non esiste. E che non esisterà nemmeno dopo le 17:00 di sabato.
Chi vince attira un po’ di speranza, chi perde dice quasi addio allo Scudetto. Nel mezzo, tra tutti i temi da trattare per il match, quello dell’anti Juve è forse il più labile oltre che il meno significativo e anticlimatico. Il Napoli non può essere l’anti Juve, così come non può esserlo la Roma. Entrambe private del loro giocatore migliore, entrambe non all’altezza dello strapotere bianconero. Sostanzialmente, si lotta “solo” per la Champions League diretta. Un traguardo senza dubbio importante a livello di fatturato e di blasone. Ma vincere il campionato, beh, quello è molto più difficile.
Lo ha detto anche un campione come Antonio Di Natale, in una recente intervista a Tuttosport: “A meno che non ci sia un cataclisma la Juventus vincerà un altro Scudetto”. A meno che un uragano non si abbatta sulla Serie A, dunque, il monologo bianconero è destinato a continuare. A Napoli-Roma il compito di decidere, per quanto possa contare, chi può avvicinarsi, ma nemmeno troppo, ad un ruolo di anti Juve che appare sempre più come una chimera irraggiungibile.