Durante tutto il lockdown, si è sentito spesso parlare di Ralf Rangnick accostato al Milan. Allenatore, direttore sportivo e all’occorrenza responsabile medico, il tedesco pareva destinato a sedersi sulla panchina rossonera la prossima stagione. Addirittura si parlava delle richieste fatte da Rangnick che avrebbe ringiovanito la rosa e fatto fuori Ibrahimovic. Alla fine lo svedese rimarrà, mentre il povero Rangnick è rimasto al palo, con Pioli che rimarrà a Milanello.
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Rangnick snobba il Milan
Tuttavia, l’ex allenatore del Lipsia, sembra non averla presa male e a Süddeutsche Zeitung ha avvallato la scelta del club di Gazidis di tenere Stefano Pioli: “Il Milan da quando è ripreso il campionato ha fatto molto bene, con nove vittorie e tre pareggi, non sarebbe stato saggio andarci. Non importa da quale prospettiva si guarda tutto questo, se dalla mia o se da quella del club, non sarebbe stato saggio e basta. Inoltre, se mi mettessi nei panni dei tifosi milanisti, ma anche dell’allenatore, dei dirigenti e dei giocatori, difficilmente avrei capito perché il Milan avrebbe voluto cambiare tutto dopo un periodo così positivo“.
Parole di stima che avranno sicuramente fatto piacere a Pioli, meno al club che viene definito un progetto in costruzione: “Alla fine meglio così, alla mia età voglio un club pronto a vincere subito, non in fase di costruzione. Mi è dispiaciuto lasciare il Lipsia senza trionfi, ma negli ultimi 4 anni vincere non era un obiettivo realistico. Comunque a Lipsia abbiamo fatto qualcosa che in 100 anni di calcio non si era mai visto e che molto difficilmente si rivedrà nei prossimi 100”.