Sarà una questione di chimica, o forse semplicemente il caso. Forse le personalità e gli approcci al gioco e alla vita sono così diversi da far sì che, al passaggio dell’uno, debba seguire l’arrivo dell’altro. Oppure, per volere del fato, il secondo è sempre libero quando l’altro lascia la propria squadra.
Fatto sta che, per una ragione o per l’altra, quando Sinisa Mihajlovic lascia una panchina è sempre immediatamente sostituito da Vincenzo Montella. Nel dettaglio:
CATANIA
FIORENTINA
SAMPDORIA
MILAN
Siamo ai limiti del paranormale. Due carriere in parallelo con il solito ineluttabile passaggio di testimone. Ecco perché la possibilità di un esonero di Montella dal Milan dovrebbe preoccupare anche Mihajlovic. Pare infatti che, quando libero da incarichi, l’aeroplanino metta gli occhi sulla panchina del serbo, ricalcandone appunto il percorso. Se è pur vero che in due occasioni (Catania e Sampdoria) Sinisa si è fatto artefice delle proprie scelte, nell’altra metà dei casi Vincenzo è stato scelto per succedergli dopo un mesto addio.
Ora il Torino non se la passa male, con 11 punti realizzati dopo 6 giornate. Dati i trascorsi però, un possibile terremoto in casa Milan farebbe rizzare i capelli al tecnico granata. Ci immaginiamo già, alla prima flessione dei suoi, il presidente Cairo esclamare: “Sì, Sinisa può sempre riprendersi. A me però piace lo stile di quel Montella lì. Mi sembra sia ancora libero, no?”
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