Il Watford ha annullato l’amichevole contro il Qatar dopo le denunce di gruppi di tifosi preoccupati per i diritti umani. La squadra di Rob Edwards avrebbe dovuto affrontare la nazionale qatariota il 10 luglio, nell’ultima giornata del ritiro pre-stagionale in Austria. La partita è stata annunciata per la prima volta diversi giorni fa e subito i gruppi Proud Hornets e Women of Watford si sono detti “delusi” dalla decisione.
Watford, annullata l’amichevole contro il Qatar
Le proteste fanno riferimento alla difesa dei diritti umani violati dal Paese che ospiterà i Mondiali 2022. L’omosessualità, ad esempio, in Qatar è illegale e ci sono rigide leggi anti-LGBT. La nazione del Medio Oriente è stata pesantemente criticata anche per il trattamento riservato ai lavoratori migranti che hanno costruito gli stadi per il torneo.
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Un portavoce del club, come riporta la BBC, ha confermato che il Watford ha annullato il match: “La partita non è mai stata finalizzata ed è diventato ampiamente chiaro che si trattava di una partita da non giocare; in quanto tale, il programma è stato rivisto“.
I due gruppi di tifosi, in una dichiarazione congiunta, hanno fatto sapere di essere felici che il club abbia annullato la partita: “WoW e Proud Hornets sono lieti che il Watford FC abbia ascoltato le nostre preoccupazioni e abbia annullato la partita con il Qatar. Non vediamo l’ora di continuare le nostre discussioni con il club su tutte le questioni di uguaglianza, diversità e inclusione”.
I tifosi: “Felici che abbiano ascoltato noi”
Laura Goodes di Women of Watford ha detto alla BBC Three Counties Radio di essere rimasta “sbalordita” quando è stata annunciata la partita con il Qatar, ma ora è felice che il club abbia ascoltato le denunce dei tifosi: “Siamo felici che abbiano ascoltato noi e i Proud Hornets. A volte è difficile ammettere che hai torto e fare un’inversione a U, ma l’hanno fatto abbastanza rapidamente.

Il Watford, sottolinea la donna, si è sempre concentrato sull’inclusione e dovrà continuare a farlo: “Quello di cui siamo tanto orgogliosi è la storia del club che sino dagli anni ’70 con Elton John e Graham Taylor si è concentrato sulla diversità e l’inclusione. Hanno cambiato idea e lo accogliamo davvero con favore. Si spera che questo sottolinei nuovamente l’importanza dei diritti umani, dell’inclusività, dell’uguaglianza e della diversità per il club”.














