È stata una telenovela che ha caratterizzato gran parte della prima fase di questa sessione di calciomercato, ma alla fine Matias Soulé ha lasciato la Juventus e si è accasato alla Roma, che ha sborsato circa 30 milioni di euro per farlo sbarcare nella Capitale.
Sul giocatore, reduce da un'ottima stagione con la maglia del Frosinone, c'era l'interesse di vari club di Premier League, ma decisiva è stata la volontà dell'argentino, affascinato dalla possibilità di vestire il giallorosso e di giocare a fianco di Paulo Dybala.
In queste ore, intervenendo a Retesport, il procuratore del classe 2003 Martin Guastadisegno ha rilasciato alcune interessanti dichiarazioni: alcune parole profumano di frecciata all'ormai ex club...
Le parole dell'agente di Soulé
L'agente del calciatore argentino ha spiegato il motivo dietro l'addio ai bianconeri: "Abbiamo capito che la Juve doveva mandarlo via, che avevano problemi di soldi e di bilancio e dovevano vendere. A quel punto abbiamo deciso che la Roma sarebbe stata la piazza perfetta per Soulé". Parole che di sicuro faranno discutere e che suonano come una punzecchiatura alla Vecchia Signora. Poi sulla scelta giallorossa: "Quando è arrivata la chiamata della Roma, Matias mi ha chiesto di tutto per venire qui. Non voleva sentire nessun'altra proposta".
Spazio quindi ai ringraziamenti: "Voglio ringraziare il Frosinone, Angelozzi e Di Francesco: due persone fondamentali che hanno puntato su di lui. Siamo contenti di tutto. Grazie anche alla Juventus che ha ascoltato Matias. E il grazie più grande va alla Roma, a De Rossi, a Soulouku e Ghisolfi, che lo hanno voluto a tutti i costi. Soulé ha tanto entusiasmo e voglia di dimostrare".
Infine il retroscena sulla trattativa: "Tutto è nato prima della fine dello scorso campionato. Lui sognava la Premier League, ma cercava squadre con progetti sportivi. Posso rivelare che ad aprile ha visto la partita col Leverkusen all'Olimpico, è uscito dallo stadio e mi ha detto 'sarebbe bellissimo giocare qui un giorno'. Poi la situazione reale è nata successivamente, come possibilità vera a fine maggio. Prime chiacchiere senza sviluppi, poi il ritorno con forza della Roma. E quando gliel'ho detto, i suoi occhi sono cambiati. Ha fatto davvero di tutto per venire a Roma. Io curo i suoi interessi, quindi la sua volontà è fondamentale, ma volevo vederlo contento".
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