Attenta Inter, Inzaghi te lo porta via: che sgarbo a Marotta

Cristian Chivu
Attenta Inter, Inzaghi te lo porta via: che sgarbo a Marotta - chiamarsibomber.com

Per Chivu l’Arabia non è stata solo il teatro della disfatta col Bologna, ma ora arriva una minaccia proprio da Simone Inzaghi.

L’Inter ha vissuto una fase delicata, forse la più complessa degli ultimi anni. La separazione da Simone Inzaghi, maturata dopo la traumatica finale di Champions League persa per 5-0 contro il Paris Saint-Germain nel maggio scorso, ha lasciato strascichi evidenti, non solo sul piano tecnico ma anche emotivo e gestionale, almeno nella primissima parte di stagione. Una sconfitta che ha chiuso bruscamente un ciclo e che ha accelerato un addio mai davvero metabolizzato dall’ambiente nerazzurro. Il passaggio di consegne non è stato morbido.

L’Inter ha scelto una soluzione interna, affidando la panchina a Cristian Chivu, una decisione che ha privilegiato la continuità culturale rispetto all’esperienza internazionale. Una scelta comprensibile, ma che inevitabilmente espone il club a una fase di assestamento. Chivu si è trovato a gestire uno spogliatoio reduce da un trauma sportivo profondo, con leader storici ancora scossi e una dirigenza chiamata a riorientare il progetto senza strappi improvvisi.

Il primo vero segnale d’allarme però – al netto di un primato in campionato ancora intatto – è arrivato con l’eliminazione dalla Supercoppa Italiana, uno stop che ha segnato il primo inciampo concreto della stagione. Più che il risultato, a preoccupare è stata la sensazione di fragilità: una squadra meno sicura delle proprie certezze, meno feroce nei momenti decisivi, quasi sospesa tra ciò che è stata e ciò che deve ancora diventare. In questo scenario, il mercato diventa inevitabilmente uno specchio delle tensioni antiche. Non solo entrate, ma anche possibili uscite eccellenti, figlie di equilibri che si stanno lentamente ridefinendo.

De Vrij verso l’addio: gennaio come bivio e l’ombra di Inzaghi

È in questo contesto che si inserisce la posizione di Stefan de Vrij, uno dei senatori dello spogliatoio nerazzurro. Secondo le indiscrezioni più insistenti, il difensore olandese starebbe valutando seriamente la possibilità di chiedere la cessione già nel mercato di gennaio. Una scelta non improvvisa, ma maturata nel tempo, complice un minutaggio ridotto e la sensazione di non essere più centrale nel nuovo corso tecnico. De Vrij ha sempre rappresentato una figura di equilibrio e affidabilità, ma la stagione in corso lo vede spesso ai margini delle rotazioni. A 33 anni, con un Mondiale 2026 all’orizzonte, la priorità diventa giocare con continuità. Da qui l’idea di anticipare l’addio, senza attendere giugno, quando le opzioni potrebbero ridursi e l’Inter avrebbe comunque Chivu come unica alternativa strutturata in panchina, almeno sul piano progettuale.

Stefan De Vrij

De Vrij verso l’addio: gennaio come bivio e l’ombra di Inzaghi – Chiamarsibomber.com

Nelle ultime ore ha iniziato a circolare anche una suggestione affascinante: un possibile approdo in Saudi Pro League, ipotesi che al momento resta tale, ma che non appare fuori contesto. Il collegamento con Inzaghi – con cui i rapporti non si sarebbero chiusi nel migliore dei modi tra il tecnico e la dirigenza rimasta – aggiunge una componente quasi simbolica all’operazione. Non una vendetta, ma uno “sgarbo” sportivo che, in certi equilibri di mercato, può avere il suo peso. Dal punto di vista economico, l’Arabia garantirebbe a de Vrij un contratto importante, probabilmente l’ultimo della carriera, mentre all’Inter permetterebbe di alleggerire il monte ingaggi e accelerare il processo di ringiovanimento del reparto difensivo. La dirigenza nerazzurra non ha ancora preso una posizione ufficiale, ma sa che trattenere un giocatore scontento raramente produce benefici.

Change privacy settings
×