Il calciomercato estivo è sempre un terreno fertile per storie di trattative intricate e colpi di scena da capogiro. Tra queste, spicca il, riuscito, tentativo dell'Olympique Marsiglia di portare Benjamin Pavard sotto il cielo francese. Una storia che vede protagonista Mehdi Benatia, ex difensore diventato direttore sportivo del club marsigliese.
La trattativa con Marotta
Dieci giorni prima della chiusura del mercato, la notizia giunge a Benatia come un fulmine a ciel sereno: Benjamin Pavard, campione del mondo con la Francia e colonna portante dell'Inter, potrebbe essere disponibile "solo in trasferimento a titolo definitivo". La cifra richiesta sfiora i 20 milioni di euro, uno stipendio pesante come un macigno per le casse dell'Olympique Marsiglia. Tuttavia, Benatia non si lascia scoraggiare e avvia i contatti con Giuseppe Marotta, presidente dell'Inter, con cui aveva intrattenuto ottimi rapporti ai tempi della Juventus.
L'intreccio con il Manchester City
E qui la storia si fa intrigante. Mentre l'Inter valutava l'acquisto di Manuel Akanji dal Manchester City, Benatia intravede uno spiraglio: "Se arriva lui, è uno scambio ruolo per ruolo, quindi Pavard è in uscita".
La diplomazia di Benatia
Benatia conosce la sua partita. Racconta di aver detto a Marotta: "Non ho soldi per un trasferimento, non posso pagarlo. Però lo voglio. L’allenatore lo farà giocare di sicuro". Un approccio schietto, quasi temerario. Non si accontenta: tenta di far leva sulla disponibilità del giocatore, il quale dovrà accettare dei sacrifici salariali.
Un sacrificio inaspettato
La storia di Adrien Rabiot diventa il precedente a cui Benatia si appiglia: ai tempi, il centrocampista aveva accettato una riduzione salariale pur di firmare per la Juventus. E Pavard, come Rabiot, dimostra grande disponibilità. "Pavard lo sta facendo ancora quest’anno", ammette Benatia. È stata questa predisposizione al sacrificio che ha permesso all'Olympique di imbastire una trattativa che altrimenti non avrebbe potuto sostenere.


